
La Liga Deportiva Universitaria de Quito è la prima finalista del Mondiale per club 2008. Sotto il diluvio di Tokyo gli ecuadoriani hanno evitato l’onta di essere ricordati come i primi sudamericani a non disputare la finale di Coppa Intercontinentale. Il 2-0 con cui il Quito ha ridimensionato i sogni di gloria del Pachuca (caricatissimo dalla rimonta da 0-2 a 4-2 contro i campioni d’Africa nel turno precedente) è la conferma della resistenza e del carattere di questa squadra, qualità già dimostrate negli ultimi turni della Coppa Libertadores.
Anche in Giappone si è visto il Quito capace di difendersi con ordine, lasciando sfogare gli avversari per poi colpirli alla prima occasione. Un mantra ormai noto a tutti ma dal quale sembra difficile difendersi. Il possesso di palla messicano è stato imbarazzante quanto inconcludente: quasi il 70% ma i tiri in porta appena un paio. Quasi un record a questi livelli: la soglia del 60% è tipica delle partite chiuse con goleade, il Pachuca è riuscito nell’impresa di superare la soglia senza nemmeno trovare lo straccio di un gol. Tanta corsa, molti cross, ma tiri pochi e imprecisi.
Il vantaggio per i campioni del Sud America arriva dopo appena quattro minuti grazie all’argentino Claudio Bieler, abile nello sfruttare un errore della difesa avversaria. Da quel momento il tematattico della gara è segnato: messicani in avanti e ecuadoriani chiusi dietro, pronti a lanciare in contropiede Bolanos e Bieler. Al 26′ arriva il raddoppio di Bolanos su punizione dal limite, complice anche stavolta un errore difensivo. Calero piazza la barriera in maniera tale da non vedere la palla: i suoi giocatori la coprono così bene che quando l’estremo difensore messicano la vede è già nella rete alle sue spalle.
Errori gravi e sorprendenti per una formazione che sulla carta sembrava in grado di poter raggiungere la finale e uno storico successo. Sotto due a zero all’intervallo proprio come contro l’Al Ahly, i messicani sperano di ripetere l’impresa grazie al doppio cambio effettuato da Meza: dentro Montes e Aguilar, fuori Correa e Cardenas. Ma nel secondo tempo il Pachuca riesce solo a incrementare il numero di ammoniti, di traversoni, di conclusioni mancate o fallite. Sotto la pioggia battente la frustrazione e il senso di impotenza hanno avuto la meglio sulla brillantezza di cui questa squadra è capace. Dalla partita il Quito esce fuori come un gigante: partita difensiva perfetta contro avversari stabilmente nella propria metà campo. Grande partita. Anche se l’impressione è che contro il Manchester United (che dovrebbe superare il Gamba Osaka) la difesa dovrà lavorare ancora di più. LECHAMPIONS
Fifa World Cup Club 2008 – Semifinali / Tokyo, National Stadium
LDU QUITO-PACHUCA 2-0 (2-0)
Liga Deportiva Universitaria de Quito: Cevallos, N. Araujo, Calle, Urrutia, Reasco (dal 90′ Larrea), Calderon, W. Araujo, Manso, Campos, Bieler (dal 78′ Navia), Bolanos. All. Edgardo Bauza
Pachuca: Calero, Lopez, Manzur, Correa (dal 46′ Montes), Alvarez, Marioni, Cardenas (dal 46′ Aguilar), Rojas, Torres (dal 67′ Rodriguez), Gimenez, Fausto Pinto. All. Enrique Meza
Arbitro: Alberto Undiano (Spagna)
Reti: Bieler al 4′, Bolanos al 26′
Ammoniti: Manzur, Fausto Pinto, Calero, Gimenez, Aguilar; Manso, Urrutia, Cevallos
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