

Fuochi d’artificio a Belo Horizonte. L’Atletico Mineiro supera il Lanus 4-3 dopo i tempi supplementari e conquista la prima Recopa della sua storia. Quello che dopo l’1-0 esterno dell’andata era un trionfo annunciato, si è rivelato un match ricco di gol, emozioni e colpi di scena, dal finale mozzafiato. La “Supercoppa sudamericana” alla fine è andata ai detentori della Libertadores, ma il successo è stato in bilico sino alla fine.
Aver vinto in Argentina di misura e essersi portati in vantaggio dopo appena 7 minuti con Diego Tardelli su rigore sembrava un cuscino più che sufficiente per i brasiliani. Ma l’immediato pareggio di Ayala al 9′ chiariva subito che il Lanus non aveva affrontato la trasferta con lo spirito dell’agnello sacrificale. Gli argentini, vincitori della Coppa Sudamericana 2013, trovavano addirittura il raddoppio con l’ex viola Santiago Silva. Al 38′ un’altra conoscenza del campionato italiano, l’ex Udinese Maicosuel, firmava il 2-2 per i padroni di casa. Quattro gol nel primo tempo e poi più nulla nella ripresa, sino al 94′ quando Lautaro Acosta gelava Victor e l’intero stadio, firmando il 3-2 e mandando la partita ai supplementari (nella Recopa non c’è la regola dei gol in trasferta) quando la testa di tutti i tifosi bianconeri era già alla premiazione. La mezz’ora finale si rivela un disastro per il Lanus che riesce a regalare (in particolare il secondo) due autogol e un uomo in più (espulsione di Acosta al 118′) che assicurano il trionfo all’Atletico Mineiro. LECHAMPIONS AMERICA
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