La 'Cueva del Monstruo'

“Serán 90 minutos a muerte en la Cueva”. Il grido di battaglia dei sostenitori del Deportivo Saprissa è solo l’antipasto di quel che attende il Red Salt Lake nella prima semifinale di ritorno della Concacaf Champions League 2010-11.

Nonostante la sconfitta per 2-0 maturata negli Stati Uniti, i giocatori del Deportivo ripetono che “non tutto è perduto, la rimonta è possibile”. I campioni di Costa Rica sono certi di poter ribaltare il risultato negativo maturato allo stadio Rio Tinto nei primi novanta minuti, e danno vita a un pregara che ricorda i grandi match di pugilato. Se da un lato è evidente il tentativo del Deportivo di mettere pressione e intimidire i giocatori Usa, dall’altro è innegabile che il Red Salt Lake abbia in mano un vero e proprio match point.

I due gol di vantaggio danno infatti al Red Salt Lake l’occasione di poter stabilire un nuovo primato in questa edizione: dopo essere stata la prima squadra della Major League Soccer ad aver chiuso al primo posto la fase a gironi e la prima a raggiungere la semifinale della Concacaf Champions League (che ha preso il posto della vecchia Champions Cup), ora la formazione dello Utah punta alla finale. Un successo che darebbe ulteriore slancio al soccer a stelle e strisce anche a livello di club. Chi prova a frenare l’euforia collettiva è il portiere Nick Rimando: “In quel che abbiamo fatto finora, in verità, io non ci vedo nulla di storico. La storia la scrive solo chi vince e noi non abbiamo vinto nulla, potremmo parlare di storia solo se dovessimo vincere il torneo”.

I tifosi del Saprissa animano la Cueva del Monstruo
I tifosi del Saprissa animano la Cueva del Monstruo

Per farlo il Red Salt Lake, che nell’ultima uscita ha superato 4-1 in campionato i Los Angeles Galaxy, dovrà innanzitutto uscire indenne o comunque limitare i danni nella tana del Deportivo. Traguardo più che alla portata, vista la dote di due reti maturata all’andata e l’assenza tra i costaricani dei tre squalificati Mena, Blanco e Sequiera. Ma il Deportivo, reduce da un deludente 0-0 in campionato contro il Cartagines, ha perso solo una delle ultime dodici partite, dove ha ottenuto ben nove vittorie. Ma soprattutto i ragazzi di Juan Manuel Alvarez proveranno a far valere il fattore-campo che in Coppa ha visto i padroni di casa perdere solo due degli ultimi 13 impegni. Sono tanti a indicare nell’erba artificiale del Ricardo Saprissa Aymá la ragione dei successi dei tre volte campioni Concacaf nella loro “tana”. In realtà, come ha ben evidenziato un recente studio di Howard Hamilton, la percentuale di punti ottenuti dal Saprissa in campo internazionale sul manto sintetico e sull’erba (in uso sino al 2004) è pressoché uguale: 71.43% (erba) e 73.08% (sintetico). Più che sul terreno di gioco la spiegazione dei ripetuti successi interni va ricercata nelle tribune e nel tifo dei tifosi locali, capace di trasformare un impianto gioiello, modernissimo e funzionale, in un’arena per gladiatori. Un catino capace di incutere soggezione anche alle formazioni più esperte. Americani favoriti, ma alla “Cueva del Monstruo” li attende un vero esame di maturità. ECL AMERICA

CONCACAF CHAMPIONS LEAGUE 2010-11 – Ritorno semifinale / san Jose, stadio Ricardo Saprissa Aymá

DEPORTIVO SAPRISSA-RED SALT LAKE

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