Numeri e andamento della gara non lasciano dubbi: ha vinto la squadra più forte. Il Barcellona ha giocato meglio del Milan non solo al Camp Nou ma in tutte le quattro sfide giocate nell’Uefa Champions League 2011-12. Il 3-1 ottenuto nel ritorno dei quarti di finale garantisce ai catalani per il quinto anno di fila il posto in semifinale e quasi certamente quello in finale, visto che né Chelsea né il Benfica sembrano in grado di eliminare i campioni d’Europa. Il tecnico milanista Massimiliano Allegri ha sintetizzato la gara così: “Un rigore lo abbiamo regalato noi, l’altro l’arbitro. Spiace uscire in questo modo ma usciamo a testa alta”.
Effettivamente il Milan per un’ora non ha fatto partita pari ma ha sempre dato l’impressione di poter punire un Barcellona meno continuo e brillante del solito. Orchestrata da un ottimo Nesta, la difesa rossonera ha ballato in qualche circostanza, ma era chiaro che i rossoneri sapevano cosa fare per ridurre al minimo le incursioni di Messi, Fabregas e Iniesta. Lo zero a zero dell’andata imponeva ai blaugrana la vittoria e Guardiola ha schierato i suoi col 3-3-4, utilizzato altre volte in stagione, che prevede lo spostamento di Dani Alves dalla linea di difesa a quella d’attacco. Azzardo completato dalla scelta di preferire il giovane Cuenca a Alexis Sanchez in avanti e di utilizzare Mascherano anziché Piqué su Ibrahimovic. E se l’argentino in marcatura ha sicuramente avuto la meglio sullo svedese, non si può dire che le altre mosse del tecnico catalano siano state ugualmente azzeccate. Nonostante l’inutilità di Boateng, le abituali difficoltà europee di Ibrahimovic e la leggerezza di Robinho, il Barcellona in difesa trasmetteva una rara sensazione di fragilità. Fragilità che il Milan è stato capace di evidenziare ma non punire. La differenza di atteggiamento tra le due squadre è sintetizzato più che dal numero dei gol da quello dei tiri in porta: 20 a 3 per i padroni di casa.
Il canovaccio della gara si definisce sin dalle prime battute: difesa bassa del Milan e Barcellona che punta sulle accelerazioni palla al piede di Messi per infilare la retroguardia rossonera. Al 4′ il campione argentino porta a spasso la difesa milanista e spara un rasoterra centrale su Abbiati. Colpisce ancora di più l’errore del numero 10 blaugrana al 9′, quando sfrutta un errore di Mexes a ridosso della metà campo per lanciarsi in area, arrivato a pochi passi da Abbiati, l’argentino anziché tirare preferisce servire Xavi ma la misura del passaggio è, stranamente, sbagliata, troppo arretrato il pallone per il regista spagnolo: perso l’attimo per il tiro, prova a servire Dani Alves, la palla finisce nuovamente a Messi, atterrato da Antonini. Graziati dall’argentino, i rossoneri vengono puniti dall’ingenuità del terzino che all’andata aveva tenuto a galla i campioni d’Italia con due salvataggi miracolosi. Abbiati intuisce la conclusione di Messi dal dischetto ma non ci arriva: 1-0. Al 32′ Ibrahimovic vede un buco nella linea difensiva dei padroni di casa e serve un assist perfetto per Nocerino, tenuto in gioco da Mascherano, che supera Valdes in uscita: l’1-1 qualifica il Milan. Al 41′, in concomitanza con la battuta di un corner, una trattenuta in area di Nesta su Busquets viene punita con ammonizione e rigore dall’arbitro olandese Kuipers. Scelta discutibile per gli standard italiani ma la trattenuta di Nesta c’è. Un peccato che l’unica sbavatura della grande gara dell’ex laziale venga evidenziata e punita così severamente. Dagli undici metri Messi cambia angolo, Abbiati no: 2-1. Al 49′ Xavi su punizione sfiora l’incrocio. La terza rete catalana arriva al 53′ con Iniesta che sfrutta un rimpallo che superare Abbiati da distanza ravvicinata. Allegri rimpiazza Seedorf con Aquilani, mentre Guardiola manda in campo Thiago Alcantara per l’acciaccato Xavi. Il risultato per i campioni d’Europa ormai è in cassaforte: il 3-1 toglie ogni paura al Barca che inizia a far circolare il pallone come mai aveva fatto nella prima ora di gioco, mentre il Milan si demoralizza e il crollo è verticale. A 21 minuti dalla fine Allegri manda in campo Pato al posto di Boateng (incredibile gli siano stati concessi quasi 70 minuti di nulla in un quarto di finale di Champions League). La partita del brasiliano dura appena 14 minuti, cifra che fa il paio col numero degli infortuni riportati in questa stagione: se la gestione medico-atletica del giocatore di maggior talento nella rosa milanista destava perplessità, l’ultimo infortunio copre di ridicolo staff medico e tecnico. I minuti finali regalano un gran salvataggio di Nesta su Messi e un gol mangiato da Adriano. Con buona pace di Ibrahimovic (“Ora capisco Mourinho”) vanno avanti i più bravi, i più coraggiosi. ECL EUROPA
UEFA Cahampions League 2011-12 – Ritorno quarti di finale / Barcellona, Camp Nou
BARCELLONA-MILAN 3-1 (2-1)
Barcellona: Valdes; Mascherano, Piqué (Adriano 75′), Puyol; Xavi (Thiago Alcantara 62′) Busquets, Iniesta; Dani Alves, Messi, Fabregas (Keita 78′), Cuenca. Allenatore: Guardiola
Milan: Abbiati; Abate, Mexes, Nesta, Antonini; Nocerino, Ambrosini, Seedorf (Aquilani 60′); Boateng (Pato 69′, Maxi Lopez 83′), Ibrahimovic, Robinho. Allenatore: Allegri
Arbitro: Kuipers (Olanda)
Reti: Messi 11′ rig, 41′ rig, Iniesta 53′; Nocerino 32′
Ammoniti: Mascherano, Cuenca; Antonini, Nesta, Robinho, Mexes, Nocerino, Seedorf, Maxi Lopez
Il programma del ritorno dei quarti di finale
Martedi 03/04/2012
Barcellona-Milan 3-1
Bayern Monaco-Olympique Marsiglia 2-0
Mercoledi 04/04/2012
Chelsea-Benfica (1-0)
Real Madrid-Apoel (3-0)
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