River Plate-Boca Juniors è la rivalità più accesa al mondo. Ma in oltre un secolo di derby tra i due giganti di Buenos Aires e del calcio sudamericano mai c’era stata una sfida in finale di coppa Libertadores. Che un duello nel quale si è visto di tutto possa ancora regalare pagine inedite è quanto di meglio potesse capitare alla Libertadores 2018, che diventa così un’edizione davvero storica. Il 2-2 ottenuto dal Boca in casa del Palmeiras, è quel serviva ai gialloblu per raggiungere i rivali del River e dar vita alla finale più attesa e importante della storia di questo torneo.
Una finale che non sembrava in dubbio dopo il 2-0 del Boca sul Palmeiras nella semifinale di andata e l’incredibile eliminazione del Gremio campione uscente da parte del River nel tumultuoso ritorno di Porto Alegre. L’ex ct del Brasile Felipe Scolari sembrava l’unico a credere nel Palmeiras dopo il gol siglato da Abila al 18′ che blindava la qualificazione del Boca. Ma i gol realizzati a inizio ripresa da Luan al 52′ e da Gustavo Gomez al 60′ su rigore, sembravano dare ragione al tecnico, col Palmeiras improvvisamente lanciato verso una clamorosa rimonta. Il gol siglato da Dario Benedetto al 69′ spegne i sogni brasiliani e conferma le doti di realizzatore del bomber gialloblu, anche stavolta partito dalla panchina così come in occasione della doppietta che aveva deciso la sfida di andata. Chi considera Benedetto un’alternativa credibile a Icardi per nazionale non parla a caso: il ragazzo ha talento e vede la porta come il nerazzurro. Il 2-2 chiude la semifinale e manda tutti già al derby di Buenos Aires, che stavolta non mette in palio la supremazia cittadina ma quella continentale.

Dario Benedetto (Boca Juniors)

La portata di una finale di Libertadores con Boca Juniors e River Plate è chiara a tutti: solo Barcellona-Real Madrid è una rivalità paragonabile a quella tra Boca e River, ma la seconda è ua stracittadina e questo ne fa il derby più acceso e importante al mondo. Il vero Superclassico. Che in Coppa LIbertadores non era mai andata in scena in una finale, tanto è vero che tutti ricordano la semifinale del 2004, vinta ai rigori dal Boca sul River: gli Xeneizes gialloblu schieravano l’attuale allenatore Schelotto, l’ex interista Buridisso e l’eterno Carlos Tevez (in panchina 14 anni dopo nella semifinale contro il Palmeiras), mentre tra i Millionarios si ricordano i nomi di Marcelo Salas e Maxi Lopez (protagonista dell’errore decisivo dal dischetto). Le più recenti sfide a livello continentale hanno visto però prevalere il River: nella semifinale della Coppa Sudamericana 2014 e negli ottavi di Libertadores l’anno dopo (sfida sospesa nella tristemente nota “notte della vergogna”). Stavolta si replica in finale e la Conmebol, consapevole dell’eccezionalità dell’evento, ha cambiato le date della finale (che saranno il 10 novembre alla Bombonera e il 24 al Monumental anziché il 7 e il 28) e stabilito che le due partite non avranno tifosi ospiti, per evitare disordini. LECHAMPIONS AMERICA

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