Rudi Garcia, tecnico della Roma
Rudi Garcia, tecnico della Roma
Rudi Garcia, tecnico della Roma

Fischi, sofferenza e tanta paura ma alla fine la Roma è riuscita ad ottenere la qualificazione agli ottavi di finale dell’UEFA Champions League 2015-16. Questo è quello che contava, per il resto ci si augura che tra la fine di febbraio e i primi di marzo prossimi, quando comincerà la fase a eliminazione diretta (Real Madrid e Bayern Monaco tra le possibili avversarie, lunedì 14 dicembre il sorteggio alle ore 12), ci sia tutt’altro clima in casa giallorossa. Ci sia una squadra più brillante e convinta dei propri mezzi, una tifoseria compatta per essere il dodicesimo uomo, un allenatore non sulla graticola ma vero condottiero. Oggi la situazione è decisamente diversa e, scampato il pericolo europeo, ora per i capitolini c’è subito la difficilissima sfida di campionato in casa del Napoli che vale la permanenza nelle zone alte della classifica, quelle che ti lasciano candidata al titolo. Ma torniamo a mercoledì sera dove, in un Olimpico disertato dalla curva sud in protesta, Dzeko (nuova prova incolore per lui) e compagni hanno rischiato di capitolare contro il BATE Borisov (team di media caratura a confronto) e decisivi sono stati Szczesny e il pareggio (1-1, Chicharito risponde a Messi poi ter Stegen show) tra Bayer Leverkusen e Barcellona nell’altro match del gruppo E. Ci sono appena 6 punti in 6 partite figli di una compagine che pare terrorizzata e incapace di esprimersi ma anche un traguardo atteso da 5 anni che porterà una quindicina di milioni in più nelle casse societarie. Ma il presidente James Pallotta (ieri in tribuna ad ascoltare i fischi) nel dopo partita non è felice completamente: “Sono contento per l’accesso agli ottavi, ma quello che spero veramente è che lasciate in pace questi ragazzi perché sono giovani e bravi, e tutte le cose che inventate giorno per giorno creano difficoltà. E’ frustrante sentire che quando si passa la palla indietro al portiere arrivano i fischi per le cose sentite per radio. Alcuni di voi devono crescere e trattare questi ragazzi come meritano. Loro sono arrivati negli ottavi, lavorano duro, tutti quanti danno il massimo. E meritano una risposta diversa dal pubblico”.
Luis Garcia (che prima della sfida ha perso nuovamente Gervinho per lanciare dal 1′ un impalpabile Iturbe) tira un sospiro di sollievo: “Abbiamo provato di tutto per segnare, tirando tantissimo: certo, potevamo fare meglio e dobbiamo anche ringraziare Szczęsny per il suo intervento, ma ci siamo qualificati e in questo momento è l’unica cosa che importa -. Anzi, in un momento negativo siamo stati ancora più bravi a passare questo girone: faccio i complimenti ai ragazzi. Il primo obiettivo della stagione è stato centrato, a febbraio sarà tutta un’altra cosa”. “In attacco siamo pochi, non è quasi più la stessa squadra che avevo prima a disposizione – ha proseguito nelle interviste -. Ci mancano i due punti di Bologna e quelli di Torino: con questi 4 punti parleremmo diversamente di questa Roma anche in campionato”. “Sappiamo che senza Curva Sud l’ambiente allo stadio è differente – conclude il tecnico giallorosso -. Tocca a noi trascinare i tifosi dalla nostra parte dimostrando attaccamento e voglia di vincere: la cosa brutta è che è dall’inizio della stagione che la Sud sta scioperando ma, ripeto, è nostro compito riportare la nostra gente allo stadio con i risultati e le buone prestazioni – “. LECHAMPIONS EUROPA

UEFA Champions League 2015-16 – Sesta giornata fase a gironi / Roma, stadio Olimpico

ROMA-BATE BORISOV 0-0

Roma: Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Nainggolan, De Rossi, Pjanic; Iago Falque (83′ Ucan.), Dzeko, Iturbe (59′ Salah). All. Garcia.
Bate Borisov: Chernik; Zhavnerchik, Polyakov (56′ Dubra), Milunovic, Mladenovic; Yablonski, Nikolic (80′ Karnitski); Stasevich, Hleb, Gordeichuk; Mozolevski (59′ Volodko). All. Yermakovich.

Arbitro: Atkinson (Inghilterra)

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