Chi ancora non sapeva ora sa: il vero Pallone d’oro è Wayne Rooney. Uomo squadra, giocatore vincente: quando l’occasione è importante non delude mai.
Nella semifinale contro il Gamba Osaka (vincitore 1-0 sul Pachuca nella finale per il terzo posto) era entrato in campo a quarto d’ora dal termine quando i giapponesi avevano riaperto la gara portandosi sull’1-2: due gol in un paio di minuti e partita nuovamente chiusa. Una dimostrazione di forza e classe individuale, replicata oggi con il gol-partita contro gli ecuadoriani del Quito, sul finire di una gara che sembrava stregata per gli uomini di Ferguson e che si complicava sempre più col passare dei minuti.
Dopo un primo tempo dove la supremazia territoriale dei campioni d’Europa non si traduceva in gol per merito dell’ottimo Cevallos e per l’imprecisione dell’attacco inglese, la partita cambiava nella ripresa. Al 49′ Vidic colpiva Bieler con una gomitata e per questo veniva espulso senza nessuna esitazione dall’arbitro Ravshan Irmatov. Ottima prestazione quella del direttore di gara uzbeko, certamente il migliore in campo dopo Rooney e i due portieri.
La superiorità numerica infondeva coraggio nei campioni del Sud America che osavano leggermente di più, pur preferendo lasciare l’iniziativa allo United per sfruttare il contropiede. Una tattica speculativa che aveva prodotto i suoi risultati in Coppa Libertadores e anche nella semifinale contro il Pachuca. E che ha rischiato di essere vincente anche in questa occasione: al 65′ una spettacolare parata di Edwin Van der Sar – quello che a Torino non parava nemmeno i retropassaggi – su un missile dell’argentino Manso nega il gol alla Liga Deportiva di Quito. Una parata decisiva: vista l’inerzia della gara, la segnatura avrebbe molto probabilmente garantito la vittoria ai sudamericani. E invece il gol-partita lo sigla otto minuti più tardi Wayne Rooney che supera Cevallos con un bel rasoterra sul palo più lontano, mettendo dentro un assist di Cristiano Ronaldo. La migliore intuizione del portoghese in tutta la partita. Un po’ poco per il presunto miglior giocatore dell’anno. Partite così alimentano le ragioni dei suoi detrattori.
Chi invece sfodera un altro intervento da campione è Van der Sar che dopo aver negato il vantaggio nega nuovamente a Manso il gol del pari, con una deviazione su un pallone che sembrava destinato ad insaccarsi in rete. Niente da fare. Dopo aver assicurato la Champions League con i rigori parati ai giocatori del Chelsea, il portiere olandese si è ripetuto a Yokohama sulle conclusioni dell’attaccante argentino. La seconda coppa Intercontinentale della storia del Manchster United porta la firma sua e di Rooney. I compagni si accodano e ringraziano. LECHAMPIONS
Fifa Club World Cup 2008 – Finale / Yokohama, International Stadium
MANCHESTER UNITED-LDU QUITO 1-0 (0-0)
Manchester United: Van der Sar; Rafael (dall’85’ Neville G.), Ferdinand, Vidic, Evra; Park Ji Sung, Anderson (dall’88’ Fletcher), Carrick, Ronaldo; Rooney, Tevez (dal 51′ Evans). All. Alex Ferguson
LDU Quito: Cevallos, Araujo N., Calle (dal 77′ Ambrosi), Campos, Urrutia, Reasco (dall’82’ Larrea), Calderon, Araujo W., Bieler, Manso, Bolanos (dall’87’ Navia). All. Edgardo Bauza
Arbitro: Ravshan Irmatov (Uzbekistan)
Rete: al 73′ Rooney
Ammoniti: Bieler, Campos, Cevallos, Calle, Araujo; Anderson
Espulso: Vidic (al 49′)
Fifa Club World Cup 2008 – Classifica finale
1. Manchester United
2. LDU Quito
3. Gamba Osaka
4. Pachuca
5. Adelaide United
6. Al Ahly
7. Waitakere United
©LECHAMPIONS.it. Tutti i diritti riservati/All rights reserved.