«Un giocatore eccezionale con un grande futuro davanti a sé». Così il presidente del Real Madrid Ramon Calderon ha presentato il nuovo acquisto Lassana Diarra. Il centrocampista della nazionale francese arriva dal Portsmouth su precisa richiesta di Juande Ramos che ha avuto modo di apprezzarlo da avversario alla guida del Tottenham Hotspur. Dopo la cessione di Claude Makelele al Chelsea al Real è sempre mancato un mediano di quelle caratteristiche, Ramos è convinto che Diarra sia il giocatore che più di tutti possa coprire quel ruolo con la stessa efficacia. L’interessato ringrazia ma puntualizza: «E’ un onore essere paragonato a Claude. Ma io sono io. Abbiamo diverse cose in comune ma anche differenze e il mio obiettivo è legare il nome e i trionfi del Real al mio». Sul nome Diarra ha sorpreso tutti, dimostrando di avere personalità e orgoglio da vendere: «Sulla maglia ho chiesto che venisse scritto “Lass”, perché qui c’è già un’altro Diarra (il malese Mahamadou, ndr) e io non voglio che si parli di me come di Diarra I o II. Meglio Lass, più facile anche da ricordare». Il 23enne francese ha firmato sino al 2013 e a gennaio partirà subito titolare. In mediana al suo fianco potrebbe ritrovarsi il centrocampista serbo del CSKA Mosca Milos Krasic o il nazionale della Costa d’Avorio Didier Zokora, che Ramos aveva voluto con sé al Tottenham o ora vorrebbe a Madrid. Il mediano africano, reinventato terzino destro da Harry Redknapp dopo l’infortunio del nazionale scozzese Hutton, ha ringraziato il vecchio tecnico per l’interessamento: «Vedere il proprio nome accostato a quello del Real Madrid è un onore, però io sto bene al Tottenham. Adoro l’Inghilterra e il calcio inglese e sebbene sia per sempre grato a Ramos per avermi portato qui, devo ammettere che mi trovo bene anche con il nuovo tecnico».
Se Diarra, anzi Lass, è il Real del futuro, c’è quello del passato che riemerge: Hugo Sanchez è il nuovo allenatore dell’Almeria, prende il posto di Gonzalo Arconada, esonerato domenica sera. La speranza dichiarata dalla dirigenza del club è che l’ex pichichi «possa ripetere da allenatore i successi avuti nel calcio spagnolo da calciatore». Se così sarà, Ramos conosce già il nome del suo prossimo sostituto.
Altri tre nomi che potrebbero presto cambiare aria sono quelli di Aiden McGeady, Steve Finnan e di Andrei Arshavin. Il primo è stato messo fuori rosa da Gordon Strachan per due settimane, ma la dirigenza del Celtic gli ha fatto capire che è meglio se si cerca un’altra squadra. Per la talentuosa ala irlandese c’è solo l’imbarazzo della scelta: in Premier League tutte le squadre sono pronte a fare un’offerta per lui, con l’Aston Villa in prima fila. L’esperienza di Steve Finnan all’Espanol – che sembra destinato a perdere anche l’ottimo portiere camerunense Kameni – sembra già conclusa: l’ex terzino del Liverpool dovrebbe tornare a gennaio in Inghilterra, per lui è già derby tra Tottenham e Arsenal. I gunners avrebbero anche offerto 20 milioni di euro allo Zenit per Andrei Arshavin. Il fantasista ha già detto sì, la società sta per farlo.
Anche se all’Emirates stadium l’attenzione più che al campo è dedicata alle vicende societarie: dopo che la terza maggiore azionista Nina Bracewell-Smith è uscita dal consiglio di amministrazione c’è il timore che possa cedere anche le sue azioni (15%) che potrebbero così essere acquistate dal magnate uzbeko Alisher Usmanov (attualmente al 24%), che superando il limite del 30%, sarebbe obbligato a fare un’Opa sulla società. Se quel quindici per cento finisse invece nelle mani di Stan Kroenke (attualmente al 12,9%), l’americano arriverebbe a quota 27,9: sufficiente a farne l’azionista di maggioranza ma non abbastanza per lanciare un’offerta d’acquisto. Eventualità che il presidente Peter Hill-Wood aveva finora sempre negato: «C’è un patto tra noi perché questo non avvenga, però non so cosa abbia intenzione di fare adesso Bracewell-Smith». Se quelle quote vengono messe in gioco, la possibilità che l’Arsenal passi di mano è tutt’altro che remota. ECL
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