Né Xavi né Iniesta: il Pallone d’oro 2010 è Leo Messi.
Eppure sorprende la decisione di assegnare all’argentino il primo Pallone d’oro Fifa – ibrido nato dalla fusione del premio di France Football col Fifa World Player. Soprattutto mette in evidenza che i criteri e i parametri considerati negli anni passati non sono stati rispettati.
Il Pallone d’oro, di regola, non veniva assegnato al migliore in assoluto (altrimenti avremmo avuto il quinquennio di Cruyff, poi quelli di Platini, Van Basten, Ronaldo…) ma al migliore “relativo”. Per capirsi: un’annata così e così poteva bastare a Zinedine Zidane per continuare a essere il migliore al mondo ma un’annata così e così (per gli standard del francese) non meritava di essere premiata più del super-Michael Owen del 2001. Criterio discutibile, certamente non scientifico, ma chiaro e quasi sempre rispettato.
Oleg Blokhin nel 1975 era una stella di prima grandezza, capace di portare la Dinamo Kiev al successo in Coppa delle Coppe e nella Supercoppa europea. Un campione ma non certo superiore, in termini assoluti, a Johan Cruyff. Lo stesso può dirsi dei trofei assegnati a Simonesen e Keegan: grandi giocatori ma non i migliori. Insomma il Pallone d’oro era un premio al rendimento – prestazioni e risultati – commisurato alle potenzialità del giocatore. Per questo nel 1989 aveva stupito la scelta di assegnare il trofeo a Marco Van Basten. L’olandese aveva vinto il Pallone d’oro già l’anno prima: ai successi rossoneri aveva saputo accoppiare quelli in nazionale agli Europei, firmati con lo splendido gol dalla linea di fondo nella finale di Monaco. Premio confermato, a sorpresa, dodici mesi più tardi davanti ai compagni di squadra Franco Baresi e Frank Rijkaard: nel 1989, nel determinare le sorti della stagione milanista, il libero rossonero era stato certamente più decisivo del centravanti olandese.
La storia si è ripetuta quest’anno ma con una differenza: il Mondiale. Se guardiamo ai numeri difficilmente Leo Messi poteva fare di più: nella stagione 2009-10 ha segnato 47 reti in 53 partite, in quella attuale 27 gol in 21 gare: 74 gol in 74 presenze. Cifre formidabili. Poco importa (in realtà, almeno in parte, dovrebbe) che dietro quei gol ci siano spesso gli assist e i movimenti di Villa, Pedro, Dani Alves ma soprattutto di Xavi e Iniesta. Messi è il migliore: così bravo da poter andare oltre il Pallone d’oro, riconoscimento che riguarda più gli umani. Messi gioca con la storia: coi Pelè, Maradona, Puskas e Di Stefano. Una superiorità che non può essere circoscritta da premi, classifiche e giurie.
Lasciamo quindi Leo Messi nella sua dimensione siderale e torniamo sulla terra. Se il nuovo Pallone d’oro Fifa ambisce a restare una cosa seria deve garantire criteri di valutazioni limpidi e coerenti: in un’annata in cui si gioca il Mondiale si deve tener conto della competizione iridata. E’ sempre stato così. Né Paolo Rossi (1982) né Fabio Cannavaro (2006) avrebbero mai potuto vincere il trofeo: aver disputato tre gare superlative in un anno è bastato a entrambi per vedersi premiati, senza che nessuno abbia mai osato mettere in discussione la legittimità di quei successi.
Il Mondiale di Messi è stato deludente. I numeri, così esaltanti con la maglia blaugrana, qui sono impietosi: cinque partite zero gol; Argentina fuori nei quarti dopo il 4-0 con la Germania. Al contrario Xavi e Iniesta hanno dimostrato di essere giocatori chiave nel gioco e nei successi sia del Barcellona che della nazionale spagnola, portata al titolo mondiale in Sud Africa grazie a un gol di Iniesta nella finale contro l’Olanda. Un trionfo storico per le Furie rosse, arrivato due anni dopo la vittoria agli Europei. Eppure la Spagna campione del mondo non ha raccolto nessun premio.
Come miglior allenatore del 2010 al ct iberico Vicente del Bosque è stato preferito Jose Mourinho. Il portoghese ha ringraziato l’Inter in modo commosso e smaccatamente ruffiano: “Questo premio è per quel che ho fatto con l’Inter non per quel che sto facendo col Real. Sono interista. Voglio che l’Inter vinca tutte le partite ma proprio tutte, a parte quelle contro la mia squadra. Ho fatto parte della famiglia dell’Inter e continuo a farne parte: vorrei festeggiare questo premio come miglior allenatore del mondo domenica a San Siro con i giocatori nerazzurri, sotto la curva”. Lo Special one prepara la via di fuga da Madrid, dove è apprezzato ma non adorato. Nell’attesa Leonardo gli scalda la panchina. Il riconoscimento a Mourinho, come ammesso da lui stesso, è legato al Triplete (Champions League, campionato e Coppa Italia) messo a segno con i nerazzurri. Come a dire che i successi nelle competizioni di club (Uefa) sono più importanti di quelli ottenuti con le nazionali (Fifa). La chiave di lettura sembra essere proprio questa: candidature e premi sono stati determinati dal braccio di ferro tra le due organizzazioni. Se nelle nomination erano stati penalizzati i giocatori che avevano brillato nelle competizioni Uefa (il caso più macroscopico era stata l’esclusione di Diego Milito, che aveva firmato con una doppietta il 2-0 dell’Inter nella finale di Champions League sul Bayern Monaco) a vantaggio di chi aveva disputato un buon Mondiale (sui 23 prescelti ben sette erano giocatori della Spagna campione del mondo); nelle votazioni finali i rapporti di forza si sono ribaltati. I successi di Messi e Mourinho possono essere letti come la vendetta dell’Uefa sulla Fifa, che aveva monopolizzato o quasi le candidature. Solo così si può spiegare l’incoerenza tra selezioni e votazioni e la possibilità che dalla fusione si arrivi presto a una scissione. ECL
Premi FIFA 2010 – Classifiche
PALLONE D’ORO FIFA 2010
1. Leo Messi
2. Andres Iniesta
3. Xavi
MIGLIOR ALLENATORE 2010
1. Jose Mourinho
2. Vicente Del Bosque
3. Pep Guardiola
TOP 11 2010
Casillas; Maicon, Lucio, Piqué, Puyol; Sneijder, Xavi, Iniesta; Messi, Villa, Cristiano Ronaldo.
MIGLIOR GOL 2010 (Premio Ferenc Puskas)
Hamit Altintop (in Kazakhistan-Turchia, 3.9.2010)
Candidati: Hamit Altintop, Matthew Burrows, Linus Hallenius, Lionel Messi, Samir Nasri, Neymar, Arjen Robben, Siphiwe Tshabalala, Giovanni van Bronckhorst e Kumi Yokoyama
Fifa Puskas Award 2010 – Top 10 Goals
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