E’ stato un avvio scoppiettante quello nella fase a gironi della coppa Libertadores 2012: a caratterizzarlo una larga vittoria esterna, un pari ottenuto nei minuti di recupero e un successo interno grazie a una rete siglata dopo appena 180 secondi.

Mauro Obolo
Mauro Obolo, bomber del Velez

Chi può subito sorridere e dormire sonni tranquilli per il prosieguo del torneo è sicuramente il Velez Sarsfield: gli argentini, nel match in casa del Defensor Sporting, si sono agevolemente imposti per 3-0 senza mai subire il modesto avversario.

Allo stadio Luis Franzini di Montevideo le reti sono arrivate alla fine delle due frazioni: al 42′ ci ha pensato Ramirez a portare in vantaggio la squadra di Ricardo Gareca, grazie a una bellissima girata di sinistro dal limite dell’area con la collaborazione di un non impeccabile Irrazabal. Gli uruguaiani nella ripresa cercano più volte il pari senza successo e  i tentativi vengono interrotti a nove minuti dal triplice fischio, quando Obolo risolve una mischia grazie a un micidiale destro a pochi passi  dall’area piccola. La squadra di Diaz accusa il colpo e viene nuovamente trafitta all’86’ con una magistrale punizione calciata dal destro di Dominguez.

Vicinissimo alla sconfitta interna è stato anche il Chivas: allo stadio Omnilife di Guadalajara i ragazzi di Ambriz hanno strappato il pari contro il Deportivo Quito solo nei minuti di recupero. In avvio di gara è la squadra di Ischia a portarsi in vantaggio grazie a uno splendido sinistro al volo di Alustiza: servita egregiamente da Martinez la punta ospite si libera di due difensori e infila Michel dal limite dell’area. Gli ecuadoriani vedono svanire il colpaccio al 93′, quando Arellano beffa con un colpo di testa Elizaga, colpevole di aver mancato l’uscita al volo. Lo stadio esplode di gioia per un insperato pari ma i messicani perdono la possibilità di mettere in cassaforte i tre punti nel turno casalingo.

Tra le mura amiche ottiene a fatica un successo striminzito il Fluminense: la squadra allenata da Abel Braga ha superato 1-0 l’Arsenal de Sarandì. A decidere (e in fretta) la caldissima sfida (alla fine si contano tre espulsi e quattro ammoniti) giocata allo stadio Olimpico Joao Havelange di Rio de Janeiro è stato Fred: l’ex punta del Lione dopo soli 180 secondi ha battuto Campestrini con un destro imprendibile. Gli argentini di Alfaro non demordono e sfiorano il pari soprattutto sul finire della prima frazione: al 35′ (bravissimo Cavalieri a opporsi col piede) e un minuto più tardi con un colpo di testa ravvicinato di Carbonero.
Nella ripresa i brasiliani, che hanno terminato il match in nove contro dieci (e sono stati penalizzati anche da un Deco in ombra), riescono a gestire il vantaggio e a opporsi ai tentativi dell’Arsenal di agguantare il pari (punteggio più che meritato) ottenendo tre punti preziosi pur non giocando una partita indimenticabile. ECL AMERICA

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