Gli iraniani del Zob Ahan superano di misura l’Al Hilal, ma a decidere la sfida è un avversario: Christian Wilhelmsson.
L’ex giallorosso è uno dei punti di forza dell’Al Hilal ma a Esfahan nella semifinale di andata ha firmato la sconfitta della sua squadra. Due errori dello svedese sono stati determinanti nel favorire il successo della formazione di casa, sempre più rivelazione della AFC Champions League 2010.
Il primo alla fine del primo tempo, al 41′, quando calcia malamente un rigore concesso per fallo di Ali Ahmadi sulla punta Al Qahtani. La conclusione dal dischetto è un assist per l’estremo difensore locale Shahab Gordan. Anche se va detto che l’eventuale segnatura sarebbe stata una beffa per i padroni di casa, che nella prima mezzora erano andati vicini al gol in almeno cinque occasioni: tre volte per merito del brasiliano Igor Castro e due su giocate del nazionale iraniano Reza Khalatbari e di Hoseini. Circostanze nelle quali Hasan Al Otaibi era stato bravissimo a neutralizzare le conclusioni delle punte del Zob Ahan. Il secondo errore di Wilhelmsson arriva al 57′, quando si stacca dalla barriera lasciando un corridoio perfetto per la punizione di Ghasem Hadadifar che con un rasoterra supera Gordan, coperto dal resto della barriera.
L’Al Hilal, squadra favorita per il successo nel torneo, prova a mettere finalmente pressione sulla capolista del campionato iraniano e per due volte sfiora il pari con Al Abid: al 70′ il capitano colpisce il palo con un bel sinistro e nei minuti di recupero manca di pochissimo la deviazione vincente sull’assist di Al Fraidi. Il successo di misura tiene aperte le speranze del Zob Ahan di raggiungere la finale di Champions League tre anni dopo i concittadini del Sepahan. Anche se il finale di gara dell’Al Hilal lascia immaginare che nel ritorno il copione della sfida sarà ben diverso. ECL
L’ex giallorosso è uno dei punti di forza dell’Al Hilal ma a Esfahan nella semifinale di andata ha firmato la sconfitta della sua squadra. Due errori dello svedese sono stati determinanti nel favorire il successo della formazione di casa, sempre più rivelazione della AFC Champions League 2010.
Il primo alla fine del primo tempo, al 41′, quando calcia malamente un rigore concesso per fallo di Ali Ahmadi sulla punta Al Qahtani. La conclusione dal dischetto è un assist per l’estremo difensore locale Shahab Gordan. Anche se va detto che l’eventuale segnatura sarebbe stata una beffa per i padroni di casa, che nella prima mezzora erano andati vicini al gol in almeno cinque occasioni: tre volte per merito del brasiliano Igor Castro e due su giocate del nazionale iraniano Reza Khalatbari e di Hoseini. Circostanze nelle quali Hasan Al Otaibi era stato bravissimo a neutralizzare le conclusioni delle punte del Zob Ahan. Il secondo errore di Wilhelmsson arriva al 57′, quando si stacca dalla barriera lasciando un corridoio perfetto per la punizione di Ghasem Hadadifar che con un rasoterra supera Gordan, coperto dal resto della barriera.
L’Al Hilal, squadra favorita per il successo nel torneo, prova a mettere finalmente pressione sulla capolista del campionato iraniano e per due volte sfiora il pari con Al Abid: al 70′ il capitano colpisce il palo con un bel sinistro e nei minuti di recupero manca di pochissimo la deviazione vincente sull’assist di Al Fraidi. Il successo di misura tiene aperte le speranze del Zob Ahan di raggiungere la finale di Champions League tre anni dopo i concittadini del Sepahan. Anche se il finale di gara dell’Al Hilal lascia immaginare che nel ritorno il copione della sfida sarà ben diverso. ECL
AFC Champions League 2010 – Andata semifinale / Esfahan, Foolad Shahr stadium
ZOB AHAN-AL HILAL 1-0
(57′ Hadadifar)©LECHAMPIONS.it. Tutti i diritti riservati/All rights reserved.