Nessun gol nello scontro tra titani Mazembe-Esperance, ben sei tra Sunshine Stars e Al Ahly. Due pareggi molto diversi nell’andata delle semifinali della CAF Champions League 2012, che vedeva due rappresentanti del calcio nordafricano (Esperance e Al Ahly) contro due dell’Africa centrale (Mazembe e Sunshine Stars).
Al Dipo Dina International Stadium di Ijebu-Ode in Nigeria i Sunshine Stars, privi del capitano Godfrey Oboabona (squalificato), sono riusciti a evitare la sconfitta contro l’Al Ahly, a sua volta privo del suo giocatore più carismatico Mohamed Aboutrika, messo fuori squadra per due mesi per essersi rifiutato di disputare la Supercoppa egiziana. Una decisione di cui il campione egiziano si è scusato ma che ha sempre difeso con coerenza: “Mi sono scusato con la società e l’allenatore per averli messi in difficoltà prima della partita, accetto sia la multa che la sospensione decisa dal club ma sono convinto che era giusto solidarizzare coi nostri tifosi che da mesi chiedono alla federazione veri cambiamenti e provvedimenti più profondi per modificare la situazione dello sport in Egitto”. Senza Aboutrika per l’Al Ahly il protagonista principe della trasferta nigeriana è stato il centravanti Mohammed Nagy, meglio conosciuto come Gedo. E’ lui a sbloccare il risultato al 18′ dal limite dell’area con un bel piatto destro all’incrocio dei pali alla sinistra di Ocheje. Il portiere di casa si fa sorprendere nuovamente al 30′ quando si fa superare da Mahdy El Sayed, decentrato sulla sinistra, che colpisce quasi dalla linea di fondo. Gli ospiti commettono l’errore di dare per morti gli avversari, che invece dimezzano lo svantaggio al 40′ con un bel assolo in area di Tamen Medrano che dalla sinistra supera Elkramy con una bella palla a girare nell’angolo alto del palo più lontano: quasi un gol alla Del Piero per il numero due camerunense. Il 2-2 del Sunshine Stars lo firma dal dischetto al 73′ Dele Olorundare, che con un missile all’incrocio trasforma il rigore per il fallo su Ajani di Gedo (contrasto maldestro in piena area). Il centravanti egiziano si riscatta immediatamente siglando dopo meno di un minuto il 3-2 ospite con rasoterra diagonale in corsa. All’84’ i padroni di casa trovano ancora il pari e anche stavolta è decisivo un calcio piazzato: un sinistro splendido di Osasco da venti metri disegna una curva imparabile che scavalca la barriera e va a infilarsi sotto la traversa con Elkramy che può solo sfiorare la sfera. L’Al Ahly ha ancora l’occasione di vincere la gara, ma il colpo di testa di Gedo finisce di poco a lato. Per i sei volte campioni d’Africa il vantaggio del fattore campo nel match di ritorno in Egitto sarà mitigato dall’obbligo di dover giocare a porte chiuse, ma il pari con gol mette l’Al Ahly in pole per un posto in finale.
Poche emozioni e tanto nervosismo a Lubumbashi nella sfida che metteva di fronte le due squadre che hanno dominato il calcio africano negli ultimi tre anni: Mazembe e Esperance Tunisi, campioni 2009 e 2010 i congolesi, 2011 i tunisini. Per i detentori del trofeo nessun patema nella prima parte della gara e un grosso spavento solo allo scadere, quando un Mazembe già in dieci per l’espulsione di Sunzu, ha mancato il gol vittoria con Kasongo nei minuti di recupero. Intanto la Caf ha comunicato la decisione di spostare di una settimana la finale di ritorno del torneo: dall’11 al 18 novembre, per evitare sovrapposizioni con la finale della Coppa d’Africa femminile. ECL AFRICA
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