Un pericolo in meno per la Roma nell’andata degli ottavi di finale di Champions League in programma a fine febbraio: Emmanuel Adebayor ha subito un infortunio muscolare e dovrà restare fermo per almeno venti giorni.
A darne notizia è stato l’allenatore dell’Arsenal, Arsene Wenger, nel sito web del club, dopo il match di Premier League contro il Tottenham (0-0) nel quale il giocatore togolese è rimasto in campo solo 35 minuti. Il derby del Nord di Londra è stato particplarmente duro per i gunners che hanno dovuto giocare più di un’ora in dieci uomini per l’espulsione (somma di ammonizioni, la seconda particolarmente sciocca) di Eboue, che pochi minuti prima si era visto annullare un gol valido. Il momento no del terzino destro prosegue ma Wenger non sembra preoccupato, nemmeno dell’assenza del proprio bomber: «Adebayor è fuori per tre settimane. Ma abbiamo Carlos Vela, abbiamo Nicklas Bendtner, abbiamo Eduardo da Silva, e Andrei Arshavin (che però non potrà essere schierato in Champions League, perché ha già giocato con lo Zenit San Pietroburgo) e abbiamo Robin van Persie. Quindi abbiamo moltissimi attaccanti». Non fa drammi il tecnico francese dei Gunners pur consapevole di aver perso una pedina fondamentale del suo attacco: il bomber 24enne salterà anche le partite di campionato contro Sunderland e Fulham e quella di FA Cup contro il Cardiff City; potrebbe tornare a disposizione per il ritorno contro i giallorossi dell’undici marzo.
In Inghilterra c’è anche un’altra squadra che sicuramente non potrà schierare il suo pezzo più pregiato nel primo dei due match che regaleranno i quarti di finale di Champions: il Liverpool. I Reds, sabato vittoriosi contro il Portsmouth in rimonta per 3-2 dopo essere stati sotto 2-1 fino a tre minuti dal termine della gara, avevano perso il capitano Steven Gerrard nel derby infrasettimanale di FA Cup perso contro l’Everton per uno stiramento ai flessori della gamba destra. Anche per il numero 8 di Rafa Benitez lo stop è di almeno tre settimane, nelle quali perderà l’amichevole di mercoledì prossimo Spagna-Inghilterra e la sfida di campionato Liverpool-Manchester City del 22 febbraio. Benitez spera comunque di recuperarlo per l’andata di Champions con il Real Madrid al Bernabeu. Il presente dice invece che il gol di Fernando Torres al 93′ ha regalato tre punti immeritati al Liverpool e tenuto vive le speranze di riprendere il Manchester United (che con Van der Sar si appresta a siglare il nuovo record mondiale di imbattibilità). Ma soprattutto quel gol ha determinato il licenziamento del tecnico dei Pompeys Tony Adams (davvero sfortunato l’ex bandiera dell’Arsenal: gli hanno venduto Diarra e Defoe e proposto l’acquisto di un giocatore alla frutta come Emerson) e il salvataggio di Rafa Benitez. Il tecnico iberico sta rinegoziando il prolungamento del contratto nel momento peggiore della stagione: la squadra gioca male e lui non è esente da colpe. La cessione di Robbie Keane al Tottenham non è stata compresa da nessuno (pagato venti milioni, è stato ceduto sei mesi dopo per quindici: deprezzato del 25%), così come le scelte dell’ultima trasferta:  Torres in panchina quasi tutta la gara; Fabio Aurelio schierato in mediana affianco a Mascherano; Skertel terzino destro. In campionato non si vede come i reds, questi reds, possano fermare la marcia dello United (ieri vittorioso a Londra contro il West Ham di Zola grazie a un bel gol dell’eterno Ryan Giggs). In Champions invece la proverbiale capacità di Benitez di far giocar male le proprie squadre e peggio gli avversari potrebbe dare risultati migliori, 2005 e 2007 insegnano. ECL

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