E così se ne è andato anche Bill Foulkes, un altro dei Busby Babes. Nell’ottavo anniversario della morte di George Best, scompare la roccia, la quercia, il pilastro difensivo del Manchester United campione d’Europa 1968.
Bill Foulkes era uno dei giocatori sopravvissuti alla tragedia di Monaco di Baviera del 6 febbraio 1958. L’unico assieme al tecnico Matt Busby e al compagno Bobby Charlton, arrivato dieci anni dopo a conquistare il titolo di campione d’Europa. Un trio che rappresentava l’anello di congiunzione tra lo United di Duncan Edwards e quello di George Best e Denis Law. Tra il 1951 e il 1970 Foulkes scende in campo ben 688 volte con la maglia Manchester United, unica squadra della sua carriera: il quarto giocatore più presente nella storia dei red devils, superato solo da Charlton, Paul Scholes e Ryan Giggs.
Essere sopravvissuti al disastro aereo che aveva ucciso 23 persone tra cui otto compagni di squadra ha dato ai superstiti un’aurea quasi di immortalità. E nessuno più di Bill Foulkes incarnava questa sensazione. Per aspetto e comportamento Foulkes è sempre stato un giocatore capace di intimidire avversari e compagni. Fisico da corazziere, lavorava in miniera dall’età di 14 anni e ha continuato a farlo anche quando era nelle giovanili dello United, consapevole, quasi timoroso, di quanto potesse essere effimera e volatile la carriera da calciatore. Quando al campo d’allenamento arrivava un ragazzo coperto dalla polvere di carbone, quello era Bill Foulkes. Non era il classico allegrone, tutt’altro. Foulkes già allora era considerato un ragazzo d’altri tempi. Immagine che si sarebbe consolidata definitivamente dopo il disastro nella pista dell’aeroporto di Monaco di Baviera, dove assieme al portiere Harry Gregg prestò i primi soccorsi ai sopravvissuti e due settimane dopo guidò i compagni in campo, come nuovo capitano dello United, ruolo sino ad allora ricoperto da Roger Byrne, morto nell’incidente. Prima terzino, poi stopper Foulkes ebbe un ruolo fondamentale nei successi dei red devils in patria e in Europa: suo il gol del 3-3 col Real Madrid nella semifinale di ritorno al Bernabeu. Un gol che Busby vide come presagio: “In quel momento ho pensato che avremmo comunque vinto anche la finale”. Il 4-1 sul Benfica nella finale del 29 maggio 1968 a Wembley doveva essere, nelle intenzioni del giocatore, anche l’ultima partita dell’ormai 37enne Foulkes. Viene invece convinto da Busby a proseguire per due stagioni. Una coda inutile, che costringerà Foulkes a toccare con mano lo sfaldamento delle fondamenta della casa costruita da Busby. Lo United declina bruscamente e così le presenze in campo di Foulkes: 20 nella stagione 1968-69 e appena 3 in quella successiva. Il 1 giugno 1970 si ritira ufficialmente dal calcio giocato ma resta all’Old Trafford per guidare le giovanili sino al 1975, quando accetta l’offerta dei Chicago Sting per allenare nella Nasl, che grazie ai Pelè e i Carlos Alberto si presenta come il nuovo Eldorado.
Foulkes porta con sé negli Usa molti connazionali, tra i quali l’ex ala del Millwall Gordon Hill (sbeffeggiato da Eamon Dunphy nel libro Only a Game), che dopo aver trascinato gli Sting a un passo dai playoff avrebbe giocato tre stagioni nel Manchester United. Dopo la parentesi statunitense Foulkes verrà ingaggiato in Norvegia e in Giappone ma mai in Inghilterra. Così Alex Ferguson lo ha voluto ricordare nel sito ufficiale del Manchester United: “Quando sono arrivato allo United, lui allenava in Norvegia e portava spesso i suoi giocatori ad allenarsi qui da noi. E’ così che ho avuto la possibilità di conoscerlo bene. Era un uomo eccezionale, la storia della sua vita è stata incredibile, e si è assicurato un posto unico nella storia del nostro club per come ha condotto la squadra dopo la tragedia di Monaco”. ECL EUROPA
Bill Foulkes
Nato il 5 gennaio 1932
Morto il 25 novembre 2013
Da giocatore
Ruolo
Difensore
Squadre
Manchester United (1950–1970)
In Nazionale
1 presenza
Da allenatore
Squadre
Chicago Sting (1975–1977)
Tulsa Roughnecks (1978–1979)
Witney Town (1979–1980)
San Jose Earthquakes (1980)
Lillestroem (1983–1984)
Viking (1985)
Mazda-Sanfrecce Hiroshima (1988–1992)
Titoli
1 Coppa Campioni (1967-68)
4 campionati inglesi (1955–56, 1956–57, 1964–65, 1966–67)
1 FA Cup (1962–63)
4 Charity Shield (1956, 1957, 1965, 1967)
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