Un pareggio che vale l’accesso agli ottavi finale e una vittoria che dà prestigio e motivazione ad una squadra che finora è andata a ritmi molto alternati. Oltre che una qualificazione come prima quasi insperata fino alle 21. Questo il ‘bottino’ di Lazio e Juventus, scese in campo martedì sera nella sesta giornata della fase a gironi di UEFA Champions League 2020-21. Tanta sofferenza per il passaggio alla fase a eliminazione diretta dei biancocelesti, che arriva a vent’anni di distanza dall’ultima apparizione agli ottavi. La Lazio ci arriva da seconda nel girone, alle spalle del Borussia Dortmund vittorioso 2-1 in rimonta sullo Zenit a San Pietroburgo, in una partita passata alla storia per l’esordio di Youssoufa Moukoko: entrato al 58′, con 16 anni e 18 giorni è il più giovane di sempre nel torneo. Altro record per l’attaccante nato in Camerun ma nazionale tedesco, che tre settimane fa era diventato (16 anni e un giorno) il più giovane esordiente nella storia della Bundesliga.
All’Olimpico contro il Club Brugge i laziali faticano tanto, nonostante l’uomo in più (Sobol fuori al 39′ per meritata doppia ammonizione) e essere stati per due volte in vantaggio. Gli uomini di Simone Inzaghi (che vent’anni fa era uno dei giocatori della Lazio arrivata agli ottavi) hanno tremato fino al 90′, quando gli ospiti hanno mancato successo e qualificazione colpendo una traversa (interna!) con Pepe Reina fuori causa. Comprensibile l’amarezza dei belgi ma la “retrocessione” in Europa League sarebbe stata ingiusta per Immobile (in rete su rigore dopo il primo vantaggio siglato da Correa) e compagni autori di una ottima prima parte di coppa. Quindi adesso, dopo la paura, è ora di festeggiare perché nell’Europa minore ci sono andati i belgi.
Nel Barcellona-Juventus che riproponeva per la 36ma volta il duello Messi-Ronaldo (siamo a 16 vittorie a 11 per l’argentino), con le due squadre già qualificate, c’era in palio la prima posizione nel raggruppamento G. A far festa i bianconeri. Con un superbo inizio di partita la Juve chiude la sfida nei primi venti minuti: Ronaldo trasforma un rigore molto generoso e McKennie, su splendido assist di Quadrado, conclude spettacolarmente una grande azione corale. Uno-due micidiale e definitivo. Contro il Barcellona, che conferma di essere davvero poca cosa, i campioni d’Italia sfoderano la migliore prova della stagione, punendo i blaugrana con un 3-0 al Camp Nou, dove non perdevano in Europa dal 2013. Vendicato il ko dello scorso 28 ottobre a Torino, Ciliegina sulla torta la doppietta di CR7 (suo anche il terzo gol, sempre dagli undici metri), che stravince il duello con Leo Messi (Buffon, 42 anni, chiude la porta sui sette tiri dell’argentino). Dopo il successo in terra di Spagna e il passaggio agli ottavi da primi classificati, Andrea Pirlo e i suoi ragazzi possono sorridere e guardare al futuro con molta fiducia.
Tra le altre sfide spicca il 3-2 con cui il Lipsia nel girone H ha superato e eliminato il Manchester United. Per Solskjaer l’aria si fa pesante.
Per la classifica finale del girone bisognerà attendere 24 ore in più, in quanto Psg-Istanbul è stata rinviata a causa del rifiuto delle due squadre di proseguire l’incontro in presenza del quarto uomo che si era macchiato di frasi razziste. Protesta che ha visto giocatori e dirigenti delle due squadre uniti nel disgusto. A Parigi la partita è stata sospesa attorno al 15′ sullo 0-0, dopo che era stata udito il quarto uomo (il rumeno Sebastian Coltescu) utilizzare l’espressione ‘negru’ per segnalare all’arbitro il vice allenatore del club turco Pierre Webo. L’Uefa ha aperto un’inchiesta e ha deciso che il match riprenderà mercoledì alle 19 con un nuovo gruppo arbitrale. Da Ankara è intervenuto il presidente Erdogan: “Condanno le dichiarazioni razziste fatte contro Pierre Webo e sono convinto che l’Uefa prenderà le misure necessarie”.
Mercoledì tenteranno la qualificazione Inter e Atalanta. La squadra di Conte contro lo Shakhtar deve vincere e sperare che Real Madrid-Borussia Moenchengladbach non termini in parità. Quella di Gasperini ha due risultati su tre a disposizione in casa dell’Ajax. Ma la vigilia dei bergamaschi non è delle migliori: la polemica seguita alla presunta lite tra il tecnico e il capitano Gomez non si stempera e, anzi, col passare delle ore aumentano i dettagli e le ricostruzioni. LECHAMPIONS EUROPA