Non proprio uno spot al calcio d’attacco: cinque 0-0 e quattro 1-0 nelle 18 partite dell’andata del turno preliminare della CAF Champions League 2012. Unico match non disputato Athletico Olympic-Vita Club: l’andata si giocherà tra due settimane e il ritorno fra tre. Condizione atletica approssimativa e paura di perdere hanno condizionato la gran parte delle sfide in programma.
Se questi risultati, non esattamente memorabili, lasciano aperto il discorso qualificazione in vista del ritorno, non si può dire altrettanto del largo successo della Dynamos in casa del Japan Actuel’s: una doppietta di Mulenga Mukuka (al 9′ e al 62′) apre il conto per gli ospiti, che vanno nuovamente in rete al 68′ con Simon Bwalya e al 74′ con Felix Nyanda (subentrato a un deludente Chitalu), prima di concedere ai padroni di casa il gol della bandiera firmato da Baraki a un quarto d’ora dal termine; all’87’ Nyanda firma la seconda doppietta di giornata, siglando il 5-1 finale. Se il ritorno per la Dynamos è una mera formalità, che segnerà il ritorno nella massima competizione continentale dopo nove anni di assenza, non altrettanto si può dire della sfida che nei Sedicesimi di finale opporrà la squadra di Arthur Davies al Mazembe, che dopo la squalifica dello scorso anno ritorna nel torneo con l’unico obiettivo di riprendersi il titolo di campione d’Africa conquistato nel 2009 e difeso con successo nel 2010.
Chi rischia invece di vedere sfumare un’affascinante sedicesimo con i Sunshine Stars, sono gli Orlando Pirates. C’era molta attesa per il ritorno nel torneo della formazione sudafricana, campione d’Africa nel 1995 e vincitrice nell’ultimo anno e mezzo di tutte le competizioni nazionali. Il sorteggio era stato molto generoso con i bianconeri, che non avrebbero potuto un avversario più abbordabile del modesto Recreativo do Libolo. Ma quella che doveva essere una festa si è tramutata in una disfatta inimmaginabile per l’undici guidato in panchina dal brasiliano Julio Leal. Sotto di due reti dopo nemmeno venti minuti, Maieco al 12′ e al 16′, i Pirates dopo un’ora di gioco erano sullo 0-3. Nei minuti di recupero i giocatori di casa trovano il gol con Rooi Mahamutsa, segnatura che solo in teoria riapre in parte i giochi in vista del ritorno. La squadra bianconera, confusa e paurosa, se ripete la prestazione dello stadio Nelson Mandela Bay non ha speranze. Per la debacle interna con gli angolani del Recreativo sono finiti nel mirino dei tifosi non solo i giocatori ma anche i dirigenti, colpevoli di aver scelto Port Elizabeth come sede della partita. Critiche alle quali, attraverso il sito sudafricano Kickoff.com, ha replicato il direttore del club Senzo Mazingisa: “Usiamo l’Orlando stadium per le partite di campionato, per quelle di coppa preferiamo giocare a Mpumalanga o Port Elizabeth, dove i nostri tifosi hanno meno occasioni di vedere la squadra. La scelta è stata fatta proprio nel loro interesse”.
Tutto nel primo tempo tra Missile e Africa Sports: dopo tre minuti le due squadre sono già sull’1-1 e al 35′ sul 3-2 per i padroni di casa che riescono a difendere il successo sino alla fine e proveranno a ripetersi nel match di ritorno in Costa d’Avorio.
Netti 3-0 per l’Ura (la squadra dell’Agenzia delle entrate ugandese) sul Lesotho Correctional Services e per i Dolphins in casa dell’Elá Nguema. Tra gli altri risultati spiccano il 4-2 del Platinum in casa del Green Mamba e l’1-1 strappato a Dar es Salaam dai cinque volte campioni d’Africa dello Zamelek, graziati dai troppi errori degli Young Africans. La formazione egiziana torna al Cairo con un 1-1 d’oro, grazie a Zaki che risponde al 73′ al vantaggio dei padroni di casa siglato da Hamis Kiiza al 36′. I match di ritorno tra due settimane. ECL AFRICA
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