Humberto Suazo (Monterrey)

Il sogno del Cruz Azul di raggiungere la terza finale di fila e finalmente conquistare il sesto titolo continentale, svanisce a nove minuti dal termine. Due minuti prima il direttore di gara Francisco Chacon aveva mostrato il secondo giallo a allo stopper cileno Waldo Ponce per aver commesso un fallo da rigore trasformato dal connazionale Humberto Suazo. La colpa di Ponce? Un’ingenuità imperdonabile: aver poggiato le mani sulle spalle di un attaccante che, spalle alla porta, mai avrebbe potuto raggiungere il cross dalla destra di Suazo. Il contatto, minimo, c’è stato ma la decisione resta parecchio discutibile mentre non ci sono dubbi sulla leggerezza dello stopper di casa. Nonostante l’enorme pressione, Suazo è riuscito a piazzare la palla nell’angolo basso alla destra di Corona, che è riuscito a toccare ma non a deviare la precisa conclusione del cileno che ha così firmato l’1-1 qualificazione. Uno dei gol più importanti della storia del Monterrey, che raggiunge il Red Salt Lake nella finale della Concacaf Champions League 2011. La gara di andata si giocherà in Messico il 20 aprile, il ritorno una settimana dopo negli Usa.  

Humberto Suazo (Monterrey)
Humberto Suazo, bomber cileno del Monterrey

Per la squadra di Victor Vucetich la benaugurante tradizione che vuole le squadre messicane imbattute in Champions League contro quelle Usa. Tradizione favorevole che faceva ben sperare anche i biancoazzurri locali, convinti che fosse proprio il Monterrey l’ostacolo più difficile da superare per poter finalmente ritornare alla vittoria nel torneo e staccare l’America come squadra più titolata della storia della Concacaf. Successo che manca dal 1997, quando il Cruz Azul superò in finale  5-3 i Los Angeles Galaxy, un’altra formazione a stelle e strisce. 

Un copione che sembrava scritto apposta per celebrare la fine della maledizione che sembra aver colpito il Cruz Azul in questa competizione. E invece, dopo due finali perse di fila, Javier Orozco e compagni stavolta cadono ancora prima. Eppure la semifinale di ritorno, dopo il 2-1 ottenuto dal Monterrey nella gara di andata, era cominciata nel migliore dei modi per i padroni di casa, che siglavano già al 24′ con Cesar Villaluz il gol che serviva per qualificarsi. Rete che arrivava su  dopo venti minuti di pressione costante in cui i locali avevano sfiorato la segnatura in almeno due occasioni. Ma il vero rammarico per la formazione allenata da Henrique Meza è aver mancato il gol del 2-0 a 13 minuti dal termine. Errore punito pochi istanti dopo con l’espulsione di Ponce e il rigore di Suazo. Colpo che toglieva il fiato ai tifosi locali ma al quale il Cruz Azul provava a dare ancora risposta. E per poco, a due minuti dal termine, i Cementieri, sebbene in inferiorità numerica, sfioravano il 2-1 che avrebbe mandato le due squadre ai supplementari: ma Jonathan Orozco era bravo a salvare sulla conlusione di Villa. ECL AMERICA


CONCACAF Champions League 2010-11 – Ritorno semifinale / Città del Messico, stadio Azul

CRUZ AZUL-MONTERREY 1-1 (1-0)

Cruz Azul: Corona, Dominguez, Cervantes, Ponce, Pinto, Torrado, Villaluz (Aquino 79’), Giménez, Droguett, Villa, Javier Orozco (Pineda 62’). Allenatore: Henrique Meza
Monterrey: Jonathan Orozco, Pérez, Davino (Martínez 70’), Basanta, Osorio, Pérez, Zavala (Neri Cardozo 34’), Santana, Ayoví, De Nigris, Suazo (Morales 83’). Allenatore: Victor Vucetich

Arbitro: Francisco Chacon (Messico)
Reti: Villaluz 23’; Suazo 81’ rigore
Ammoniti: Javier Orozco; Zavala, Perez
Espulso: Ponce (78′)

 

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