
Ucraina da un lato, Germania dall’altro. La Coppa Uefa trasforma le semifinali in una riedizione delle sfide di campionato.
A Kiev la Dinamo ospita lo Shakthar in quella che è la versione europea del duello che dal 1993 caratterizza il campionato ucraino. Da allora la corsa per il titolo è sempre stata competenza esclusiva di queste due formazioni, che anche nella stagione in corso guardano dall’alto il resto delle concorrenti. Il titolo 2009 non può sfuggire alla Dinamo che guida con 12 punti di vantaggio sugli uomini di Lucescu. Nonostante il divario non sia incoraggiante, lo Shakthar ha già sconfitto la Dinamo nell’unica sfida disputata finora in campionato e questo precedente mette le due squadre in una condizione psicologica di perfetta parità. Entrambe sono consapevoli di dover fronteggiare l’avversario più conosciuto, più ostico e, allo stesso tempo, alla portata. Sia Dinamo che Shakthar sanno di poter vincere. Nonostante la parola d’ordine è che questo è un derby come i tanti già disputati in campionato e in Coppa d’Ucraina, tutti sanno che è vero il contrario. La semifinale europea è una “prima volta” destinata a rimanare nella storia del calcio nazionale e il replay che ci sarà presto nelle semifinali della Coppa nazionale non può essere paragonato. «Effettivamente c’è un’enorme attesa per questa partita, ma noi dobbiamo affrontarla con lo spirito di una gara di campionato. Ci conosciamo benissimo, difficile che ci possano essere sorprese. Quel che conta è rimanere concentrati e tranquilli perché sarà una partita dura» questo il pensiero di Yuri Semin, il tecnico 61enne della Dinamo, che fa di tutto per tenere i suoi giocatori coi piedi per terra. Il favore del pronostico può giocare brutti scherzi. In parte gli dà ragione il collega avversario Mircea Lucescu: «Il vantaggio del Dinamo in campionato è fuorviante. La differenza di valori tra noi e loro verrà fuori da questo confronto. Sarà uno splendido spettacolo». Per il rumeno la preoccupazione di dover affrontare la gara di andata con cinque giocatori diffidati.
A Brema si gioca invece il derby tedesco tra Werder e Amburgo. Appena una settimana fa le due squadre si sono incontrate nella semifinale di Coppa di Germania, conclusa con la vittoria ai rigori del Werder. Thomas Schaaf spera di festeggiare i 10 anni sulla panchina dei verdi con l’eliminaizione dei rivali e la conquista della finale di Istanbul, un traguardo alla portata vista la forma recente di Diego e compagni. Il brasiliano, che ha praticamente firmato da solo l’eliminazione nei quarti dell’Udinese, cercherà di ripetersi per ricevere la consacrazione che merita a livello europeo. Presentato a Brema come il nuovo Zico, anche nelle difficoltà ha saputo sfoderare magie e colpi che lo mettono al livello dei principali big europei. Il tecnico dell’Amburgo Martin Jol sa bene che le chance di vittoria per i suoi aumentano enormemente se si riuscirà a bloccare Diego come accaduto nel turno precedente contro il Manchester City dell’altra ex stellina del Santos Robinho. «Dobbiamo stare attenti a tutti ma certamente Diego merita ancora più attenzione degli altri». L’Amburgo si presenta alla sfida con il poco benaugurante primato di unica semifinalista uscita perdente dall’ultimo turno di campionato (2-0 per mano del Borussia Dortmund): «Dovremo essere più cinici e attenti. Contro il Borussia potevamo chiudere la gara nella prima mezzora, poi abbiamo preso il primo gol e non siamo riusciti a raddrizzarla. Un errore da non ripetere». ECL