‘Guerrilla’ Sudamericana

Continua a piover di tutto sulla Coppa Sudamericana. Dopo la sfida tra Emelec e Olimpia – sospesa dall’arbitro Jose Buitrago a otto minuti dal termine sul punteggio di 2-1 per gli ospiti, a causa di razzi e petardi lanciati al portiere ospite Martin Silva – un altro incontro fermato per le intemperanze del pubblico.
Allo stadio Gran Parque Central di Montevideo i tifosi del Nacional, dopo un primo tempo chiuso dai padroni di casa sotto di due gol contro l’Universidad de Chile (2-0 in un minuto: Eduardo Vargas all’11 e Matías Rodríguez al 12′), non hanno trovato di meglio che iniziare la ripresa con un lancio in campo di rotoli di carta utilizzati nei registratori di cassa (ben più contundenti della ‘classica’ carta igienica). Il tiro al bersaglio si è indirizzato verso il guardalinee Milciades Zaldivar, colpito alla nuca e poi portato fuori in barella. Naturale per l’arbitro paraguayano Antonio Arias decretare la fine dell’incontro, nonostante le proteste di tifosi e giocatori di casa (sì, hanno avuto il coraggio di protestare). Queste esplosioni di violenza ripetute vanificano tutti gli sforzi degli organizzatori di normalizzare le competizioni internazionali in Sud America, che continuano a pagare dazio alla violenza di tifoserie senza controllo. L’Universidad, che aveva vinto 1-0 anche il match di andata a Santiago del Cile, affronterà negli ottavi il Flamengo di Ronaldinho.
La Libertad di Asuncion bissa il risultato dell’andata e supera 1-0 i colombiani dell’Equidad grazie al gol segnato da Ignacio Canuto al 18′. Un successo che risolleva in parte le quotazioni del calcio paraguayano, umiliato il giorno prima dalla debacle del Nacional sconfitto 5-2 dai boliviani dell’Aurora. Negli ottavi la Libertad affronterà il San Paolo, in uno degli accoppiamenti più interessanti del prossimo turno.
Stasera le ultime due sfide che completeranno il quadro degli ottavi di finale: Deportivo Cali-Santa Fe (andata 1-1) e Trujillanos-Liga de Quito (andata 1-4). ECL AMERICA