Shakhtar Donetsk mette ko i campioni d'Europa del Chelsea

Shakhtar Donetsk mette ko i campioni d'Europa del ChelseaImprese portate a termine o solo sfiorate. Se Braga e Celtic non avessero vanificato sul filo di lana due prestazioni memorabili, lo Shakhtar avrebbe dovuto condividere con loro la palma di protagonista principe della terza giornata della fase a gironi dell’Uefa Champions League 2012-13. Invece la copertina è tutta per gli uomini di Lucescu che infliggono la prima sconfitta al Chelsea campione d’Europa uscente. Il 2-1 finale (tabellino interamente brasiliano: Alex Teixeira al 3′ e Fernandinho 52′ per gli ucraini, Oscar all’88’ per gli inglesi) non dà la misura esatta del trionfo della formazione ucraina, che hanno dato una lezione tattica ai blues di Di Matteo, che nel giro di pochi mesi si sono costruiti una solida reputazione di squadra ostica e opportunista. Si sa: Mircea Lucescu è uno dei maggiori strateghi del calcio mondiale e la sua maestria nel dar un’identità alle sue squadre è sempre stata accompagnata dalla capacità di individuare i punti deboli degli avversari. Sotto la sua guida lo Shakhtar non solo ha potuto vincere la coppa Uefa nel 2009 ma ha saputo giocare alla pari in questi anni col gotha del calcio continentale. Senza lo sfortunato pari di Torino contro la Juventus lo Shakhtar guiderebbe il girone E a punteggio pieno con pieno merito, si deve invece “accontentare” di un primo posto con 7 punti: tre più del Chelsea e quattro più dei bianconeri di Conte ieri fermati dal Nordsjaelland. Ecco, questo dato fa capire che non c’è niente di sorprendente o casuale nella ko inflitto ai campioni d’Europa.

Tre squadre in vetta a pari punti a quota sei. Il girone F arriva al giro di boa col Lille ormai fuori dai giochi e con Valencia, Bayern e Bate Borisov con uguali chances di qualificazione. In realtà le opportunità dei bielorussi sembrano davvero affievolite dopo lo 0-3 interno patito col Valencia: la tripletta di Soldado ha bruscamente ridimensionato i sogni di gloria coltivati dopo il 3-1 inflitto al Bayern nel turno precedente. Proprio i bavaresi, vincitori a Lille grazie al rigore trasformato da Muller al 20′, restano i favoriti per il passaggio agli ottavi assieme al Valencia.

La delusione del Celtic sconfitto al Camp Nou al 94'Nel girone G il Barcellona grazie a un gol di Jordi Alba al 94′ ottiene la terza vittoria consecutiva che vale virtualmente la qualificazione al turno successivo. Può una squadra meritare di vincere senza che l’altra meriti di perdere? E’ quel che è accaduto al Camp Nou. Palle gol in quantità per i catalani con Sanchez, Messi, Xavi, Villa (un palo nel finale) e due volte con l’esordiente Bartra: una prima eccellente per la 21enne riserva di Piqué – riserva ancora per quanto? Non sembrerebbe ma il Celtic ha difeso benissimo, con ordine, determinazione e non si è mai scomposto di fronte alla capacità di Xavi e compagni di allargare il gioco e tagliare la difesa. Fraser Forster è stato chiamato in causa in ben 13 circostanze, sfoderando almeno tre parate da campione (di cui una fenomenale su Messi da distanza ravvicinata), che non avrebbero certo meritato il “premio” di una sconfitta maturata sull’ultima azione della partita. Passati in vantaggio al 18′ grazie a una sfortunata deviazione di Mascherano su colpo di testa di Samaras, gli scozzesi hanno impressionato per determinazione e ordine: Neil Lennon ha fatto davvero un gran lavoro, questa squadra che sino a un anno fa non andava oltre i Preliminari ha i mezzi per puntare agli ottavi. Subìto lo svantaggio il Barca ha fatto quel che fa sempre in questi casi: macina gioco e passaggi. Ma le occasioni più pericolose sono arrivate su due calci piazzati di Messi. Grande prova quella della linea difensiva biancoverde, bucata solo al 45′ da una triangolazione a velocità vertiginosa conclusa magistralmente da Andres Iniesta. Nella ripresa il Barca ha avuto altre occasioni ma dove non arrivavano Ambrose e compagni ci pensava Fraser. Il palo colpito da David Villa (subentrato a Pedro) sembrava voler premiare la grande prestazione del Celtic, poi invece al quarto e ultimo minuto di recupero arrivava il gol firmato da Jordi Alba, bravo a credere e intervenire sul cross dalla destra di Adriano. Una rete che, per motivi opposti, stimola grandi lodi ai giocatori da parte dei due tecnici. Per Tito Vilanova “Il 2-1 è un gol che dice molto dei miei: hanno vinto tutto eppure hanno ancora fame di vittoria e ci credono sempre sino alla fine”, mentre Neil Lennon ci tiene a sottolineare “Sono molto deluso per i miei giocatori ma immensamente orgoglioso di loro”. Nell’altra partita del girone lo Spartak Mosca ha superato 2-1 il Benfica, ottenendo i primi tre punti del torneo che gli valgono il terzo posto a un punto dal Celtic.

Doppia rimonta nel girone H per le squadre di casa. A Istanbul il Galatasaray evita la terza sconfitta di  fila strappando l’1-1 col Cluj, passato in vantaggio al 20′ grazie a un autogol di Nounkeu. Nonostante il  gol la gara si fa subito in salita per gli ospiti, ridotti in dieci dal 28′ per l’espulsione dell’uruguagio Aguirregaray. Il forcing turco produce un rigore al 35′ che però viene sbgliato da Felipe  Melo. Per il pari i padroni di casa devono attendere il 77′ quando Burak Yilmaz riesce finalmente a  superare l’estremo difensore portoghese Felgueiras. L’Old Trafford di Manchester si conferma Teatro dei sogni per tutti. Per lo Sporting Braga e il suo bomber Alan che con una doppietta (bellissima l’azione di Eder nel secondo gol) dopo 20 minuti porta sul 2-0 gli ospiti, che iniziano a fantasticare sullo storico successo esterno. Per i tifosi di casa che passano in pochi minuti dall’incredulità all’esaltazione, trascinati da capitan Rooney e Van Persie, anche se stavolta a vestire i panni del match-winner è il bomber dimenticato: Chicharito Hernandez che sfrutta la rara partenza da titolare siglando al 25′ e al 75′ il primo e il terzo gol dello United (in mezzo il 2-2 di Jonny Evans). Pericolo scampato e Red devils primi a punteggio pieno con 5 punti di vantaggio sul Cluj: ottavi praticamente già in tasca. ECL EUROPA

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