Finisce uno a uno e tutti sembrano contenti.
Lo è Martin Jol che contro il Milan ha visto i suoi ragazzi giocare con altra convizione rispetto a Madrid, accarezzando per alcuni minuti il sogno di una vittoria. Lo è certamente Zlatan Ibrahimovic che contro la sua ex squadra segna il gol del pari e si conferma già imprescindibile per i rossoneri. Può esserlo in parte anche Massimiliano Allegri che per la prima volta nella stagione ha disposto la squadra con due punte e rombo di centrocampo: Ibra e Robinho davanti, Seedorf vertice alto del diamante, Pirlo basso, con Gattuso e Flamini ai lati. In realtà le differenze col 4-3-3 visto sinora si riducono all’assenza di Ronaldinho, alla mancanza quindi di un punto di riferimento fisso sulla fascia sinistra. Restano invece i problemi di una squadra che gioca sotto ritmo e quando prova come ieri a giocarsela sul piano della corsa vine inevitabilmente schiantata, al punto da far sembrare anche l’Ajax attuale il top team che non è (più da un pezzo). L’impressione è che il Milan debba trovare la giusta quadratura davanti alla difesa perché davanti, a prescindere dal gioco, ha gli uomini per colpire in ogni momento. E anche all’Amesterdam Arena si è visto: il gol mancato da Robinho sullo 0-1, quello realizzato da Ibrahimovic, quello negato a Boateng nella ripresa da uno stupendo intervento di Stekelenburg. Insomma, pur non impressionando e non dando mai una sensazione di dominio, i rossoneri sono la squadra che ha creato il maggior numero di opportunità. Ma le note più lite tra i milanisti – oltre alla bella prova di Seedorf, salutata dal suo ex pubblico con un’ovazione – arrivano dalla difesa: Thiago Silva ha confermato di essere un difensore di classe mondiale, in possesso di tutto il talento necessario per occupare con merito la posizione di centrale di sinistra, che negli ultimi trent’anni era stata di Franco Baresi e Paolo Maldini. Difficile esserne all’altezza, lui ha già fatto vedere di avere i mezzi tecnici e atletici.
La grande prova del brasiliano non è una novità. Ma è stata più appariscente del solito perché coincisa con la serata più difficile della carriera di Alessandro Nesta: mai visto l’ex laziale così in difficoltà contro un avvesario. Il capitano dell’Ajax Luis Suarez gli scappava in continuazione: la beffa di un tunnel da cortile, che poi ha portato all’assist per il gol di El Hamdaoui; il dribbling nel secondo tempo dove lo ha lasciato di sasso, piantato a coprire la parte sbagliata; e una sensazione di affanno e incertezza che è durata sino al novantesimo. Nesta, che ancora oggi è uno dei migliori difensori al mondo, non è mai riuscito a prendere le misure alla punta uruguagia, che ha confermato di essere già pronta per squadre come Manchester United, Real Madrid e Barcellona, quelle che lo volevano già quest’estate. ECL
UEFA Champions League 2010-11 – Fase a gironi / Amsterdam, Amsterdam Arena
AJAX-MILAN 1-1 (1-1)
AJAX: Stekelenburg; Van der Wiel, Alderweireld, Vertonghen, Anita (38’ Sulejmani); De Zeeuw (79′ Lindgren), Enoh; Suarez, De Jong, Emanuelson; El Hamdaoui. Allenatore: Martin Jol
MILAN: Abbiati; Zambrotta, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Flamini (52′ Boateng), Pirlo, Gattuso; Seedorf (86′ Abate); Ibrahimovic, Robinho (86′ Inzaghi). Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Brych (Germania)
Reti: El Hamdaoui 23’; Ibrahimovic 37’
Ammoniti: Enoh; Robinho, Flamini, Zambrotta, Gattuso, Antonini
Il programma della seconda giornata
Martedi 28/09/2010
Spartak Mosca-Žilina 3-0
Basilea-Bayern Monaco 1-2
Partizan-Arsenal 1-3
Roma-CFR Cluj 2-1
Braga-Shakhtar Donetsk 0-3
Auxerre-Real Madrid 0-1
Ajax-Milan 1-1
Chelsea-Marsiglia 2-0
Mercoledi 29/09/2010
Tottenham-Twente
Inter-Werder Brema
Hapoel Tel-Aviv-Lione
Schalke 04-Benfica
Valencia-Manchester United
Rangers-Bursaspor
Rubin-Barcellona
Panathinaikos-Copenhagen
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