Stefano Nyers (Inter)Due settimane dopo Giovanni Invernizzi, Nyers. Nella serata di ieri a Subotica, in Serbia, se ne andato per sempre un altro pezzo di storia dell’Inter. Un ictus ha stroncato alle soglie degli 81 anni István Etienne Nyers, “Stefano” per gli italiani. Uno dei più grandi attaccanti della storia dell’Inter e del calcio italiano: in serie A il suo bottino era stato di 153 gol in 236 partite. Alla freddezza e alla precisione chirurgica sotto porta faceva riscontro una personalità esuberante e decisamente variegata, Di origini ungheresi, era nato a Merlebach in Francia, dove il padre si era trasferito per lavorare in miniera.
In Ungheria muove i primi passi nel calcio. E sempre qui, nello Újpest, inizia l’avventura da “professionista” (nei Paesi dell’Est non esisteva il professionismo) che poi lo porterà in Francia, Italia, Spagna e ancora Italia, dove nel 1961 chiude la carriera nelle file decisamente poco nobili, per uno come lui, del Marzotto Valdagno.
Ma in Italia il nome di Nyers verrà sempre identificato con quello dell’Inter, anche la parentesi nella Roma non scalfirà questo legame.
Un legame confermato dallo stesso Nyers lo scorso anno, quando viene scovato da alcuni giornalisti ungheresi nel paese di Subotica, dove si era ritirato a vita privata nel disinteresse generale. Nyers ormai alla soglia degli 80 anni ricorda in un’intervista l’Inter e i compagni del tempo: da Benito “Veleno” Lorenzi a Sergio Brighenti. Si tratta di un effimero ritorno alla ribalta: all’inizio di quest’anno viene colpito da un ictus. Impossibilitato dalle precarie condizioni economiche a ricevere le cure di cui avrebbe bisogno, vede peggiorare progressivamente il suo stato di salute. E quando la moglie prova a chiedere l’aiuto dell’Inter è ormai troppo tardi. LECHAMPIONS EUROPA

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