
Dopo 13 mesi dal suo acquisto il Real Madrid mette in campo per la prima volta il nazionale inglese Woodgate. Luxemburgo si aggrappa anche a lui per salvare la panchina.
Non c’è voluto molto perché al Real si riparlasse di crisi. Due sconfitte in campionato e una in Champions league sono state più che sufficienti a riportare sulla terra i galattici. Chi invece sembra vivere su un altro pianeta, secondo i suoi critici, è Vanderlei Luxemburgo. L’allenatore delle merengues che stasera contro l’Athletic Bilbao farà esordire al centro della difesa, ben 13 mesi dopo il suo acquisto, Jonathan Woodgate.
Il centrale inglese, subito infortunato dopo l’acquisto dal Newcastle, indosserà per la prima volta la camiseta. Ma difficilmente potrà essere lui la chiave di volta della stagione madridista. Lo schema tutti-al-centro ideato da Luxemburgo, che ricalca quello utilizzato con successo dalla nazionale brasiliana di Parreira, per ora crea più problemi alla propria difesa che a quelle avversarie.
Sorprende che invece di rendere più solido il centrocampo o modificarne lo schieramento, riproponendo le ali, si stia pensando di lasciar andare l’unico che corra lì in mezzo: Thomas Gravesen. L’incontrista danese dovrebbe ritornare in Premiership a gennaio, destinazione Manchester United. Evidentemente al Bernabeu hanno già dimenticato quanto dannose siano state le cessioni di Cambiasso e Makelele, e il perché dell’acquisto di Gravesen. Sarà difficile convincere tifosi e compagni della bontà dell’operazione. Più facile che a cambiare aria in anticipo sia il tecnico brasiliano. LEHAMPIONS EUROPA
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