
Neanche il traguardo della gara numero 300 in Europa scuote il Liverpool di Roy Hodgson.
Nel gruppo A oltre all’1-1 tra Manchester City e Juventus, c’è da registrare la conferma del Lech che supera 2-0 il Salisburgo, confermando quanto di buono mostrato a Torino nel 3-3 con la Juventus.
Nel gruppo B l’Aris Salonicco di Hector Cuper gioca bene ma non dà seguito al successo sull’Atletico Madrid e perde 2-1 in Norvegia contro il Rosenborg: Moldskred porta in vantaggio la squadra di casa, Carlos Ruiz pareggia al 43′ per i greci ma Prica al 68′ sigla il 2-1 finale. Al Vicente Calderon una rete ciascuno tra i campioni uscenti dell’Atletico Madrid e il Bayer Leverkusen: tedeschi in vantaggio con Derdiyok al 39′, pari di Simao al 51′ su rigore, concesso per fallo dell’ex Liverpool Sami Hyypia sul neoentrato Fran Mérida.
Primo punto nel gruppo C per Gent e Lilla, che fanno tutto nei primi venti minuti: belgi avanti con De Smet al 5′, pareggio francese al 20′ con bellissimo tiro di Frau, che poi sfiora per ben due volte il gol del successo ospite. Carriço, Maniche, Diogo Salomão, Hélder Postiga, Matias Fernández: sono i cinque marcatori del 5-0 con cui lo Sporting Lisbona ha umiliato il Levski Sofia. I portoghesi sono una delle sette squadre ancora a punteggio pieno.
Nel gruppo D la classifica dopo due giornate sembra un refuso: Paok primo a quota 4, dopo l’1-0 sulla Dinamo Zagabria, che segue a 3 assieme al Villareal vittorioso 2-1 (primo gol di Giuseppe Rossi) sul Brugge che chiude a un punto. Belgi e spagnoli erano i favoriti del girone e si ritrovano a inseguire.
Sorprende nel gruppo E la lezione impartita dal Bate agli olandesi dell’AZ: 4-1 con reti di Rodionov al 5′, Kontsevoi al 48′, Renan Bressan al 77′ su rigore e Olekhnovich all’83’, gol della bandiera per la squadra di Alkmaar di Sigthórsson a un minuto dal termine. Lezione durissima per la formazione allenata da Verbeek. Due regali della difesa della Dinamo Kiev regalano invece allo Sheriff il secondo posto in classifica e la prima vittoria di una squadra moldava su una ucraina.
Nel gruppo F vittorie per Palermo e Cska Mosca su Losanna (1-0) e Sparta Praga (3-0). I russi, tre gol negli ultimi diciotto minuti, sono primi a punteggio pieno, mentre i rosanero agganciano al secondo posto a quota 3 lo Sparta.
Sei punti anche per lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti che domina il gruppo G e surclassa l’Aek Atene in modo più pesante di quanto dica il 4-2 finale. Un gol di Ante Vukušić al quinto minuto di recupero dà l’1-0 all’Hajduk Spalato su un Anderlecht fin troppo prudente: Lukaku è stato inserito solo al 78′, giusto il tempo di vedere il gol avversario. Belgi ancora a zero punti.
Nel gruppo H lo Stoccarda va a vincere in Danimarca sull’Odense: l’ex viola Kuzmanovic porta in vantaggio i tedeschi al 72′, pari locale di Johansson al 78′ e gol di Harnik all’86’ che dà il secondo successo consecutivo alla squadra di Gross. Una doppietta di Degan firma il 2-0 dello Young Boys sul Getafe: il successo consente agli svizzeri di agganciare a quota tre proprio la squadra allenata dal’ex Real Michel Gonzales.
Un rigore di Pazzini è sufficiente alla Sampdoria per mettere ko il Debrecen e prendere la testa del gruppo I assieme al PSV. In casa del Metalist gli olandesi sfruttano la superiorità numerica seguita all’espulsione al 26′ di Cristian Villagra: Dzsudzsák al 27′ trasforma il penalty provocato dal 25enne difensore argentino per fallo su Toivonen, e tre minuti più tardi è Orlando Engelaar a siglare il 2-0.
Nel gruppo J il Siviglia espugna Dortmund grazie a un gol allo scadere della prima frazione dell’ex Parma e Napoli Luca Cigarini che mette dentro in mischia. Tre grandi parate di Palop, l’espulsione di Schmelzer al 49′, il palo che respinge una conclusione di Kagawa, negano il pari al Borussia e regalano subito un successo a Gregorio Manzano, all’esordio sulla panchina andalusa dopo aver preso il posto dell’esonerato Antonio Alvarez. Al Parco dei Principi di Parigi venti minuti sono sufficienti al Psg per chiudere la pratica Karpaty: Jallet al 4′ e Nenè al 20′.
Solo la pochezza delle rivali consente a un Liverpool in chiara crisi di identità (il passaggio da Benitez a Hodgson, finora ha avuto il solo merito di rivalutare il lavoro del tecnico spagnolo) di guidare il gruppo K con 4 punti. La gara numero 300 dei reds nelle competizioni europee meritava qualcosa di più di uno stentato 0-0 ad Utrecht. L’assenza di Gerrard (sostituito in mediana da Lucas e fascia di capitano a Carragher) e il momento no di Torres mettono in risalto i limiti attuali di questa squadra: insicura dietro, piatta a centrocampo, inesistente in avanti. Pareggio anche tra Steaua e Napoli: 3-3 con i partenopei in grado di recuperare i tre gol presi nei primi sedici minuti.
Vittorie esterne per Porto e Besiktas che guidano a punteggio pieno il gruppo L. I portoghesi in casa del Cska Sofia dominano ma sprecano in quantità industriale: alla fine l’unico gol è quello firmato dal solito Falcao al 16′. Il Besiktas di Schuster supera 2-1 il Rapid in quello che un tempo era il vecchio Prater, poi intitolato a Ernst Happel dopo il restyling. In svantaggio per merito del gol di Kavlak al 51′, la formazione turca ribalta il risultato in 13 minuti per merito di Holosko al 55′ e Bobo al 64′. Tra i turchi sempre ottimo Guti e buona prova di Matteo Ferrari; mentre uno scontro di gioco alla mezzora, col portiere locale Hedl, ha messo fuorigioco l’ex interista Quaresma, sino a quel momento il migliore in campo. ECL
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