Nemmeno 24 ore prima era stato annunciato come nuovo allenatore del Villareal, poi nelle prime ore della mattinata Manolo Preciado è stato stroncato da un infarto. L’improvvisa scomparsa del neo tecnico del Villareal ha lasciato sotto choc l’intero calcio spagnolo. Un epilogo improvviso, inaspettato, che chiude un’esistenza segnata da tante tragedie: dieci anni fa aveva perso la moglie per un cancro alla pelle; due anni dopo arriva la morte del figlio più piccolo, in un incidente automobilistico; qualche mese mese più tardi deve affrontare anche la scomparsa del padre. Una sequenza di tragedie che fa tornare alla mente l’accanimento della cattiva sorte che aveva caratterizzato anche la vita del povero Morosini.
Del quasi 55enne ex allenatore dello Sporting Gijon era nota la capacità di lavorare con budget limitati e di saper spremere il meglio da rose rimpolpate da giovani e seconde schiere. Per questo il Villareal aveva puntato su di lui per avviare la ricostruzione immediata di una squadra che solo due stagioni fa raggiungeva le semifinali di Europa League per poi, meno di un anno dopo, venire eliminato nella fase a gironi dell’UEFA Champions League 2011-12 e retrocedere clamorosamente in Seconda divisione. A guidare la riscossa era stato chiamato Preciado, col compito di assicurare visione, organizzazione e risultati immediati. Era considerato l’uomo giusto per riuscirci, visti i miracoli compiuti in sei stagioni a Gijon. L’ex difensore del Racing Santander era arrivato allo Sporting nell’estate 2006 col compito di riportare il club nella massima divisione spagnola. Chiusa al 13° posto la prima stagione, nella quale vengono messe le basi per la risalita, Preciado ottiene la promozione nella Liga l’anno successivo. Per tre stagioni riesce a salvare lo Sporting, chiudendo il campionato su posizioni di metà classifica. Risultati eccellenti per chi non poteva sperare in nulla più della salvezza. La perenne lotta per non retrocedere condanna Preciado a convivere con una grande pressione da parte di società e tifosi: il 31 gennaio 2012 viene esonerato e la panchina biancorossa affidata prima a Inaki Tejada e successivamente all’ex ct spagnolo Javier Clemente, ma il miracolo non riesce a nessuno dei due.
Il brusco epilogo dell’esperienza a Gijon non scalfisce la reputazione di Preciado di tecnico ideale per ricostruire e rilanciare squadre dalla storia importante ma in difficoltà (una sorta di Giampiero Ventura iberico). Quella del Villareal era una scommessa sicura. Che purtroppo non si potrà mai concretizzare. ECL
Manuel Preciado
Nato a El Astillero il 28 agosto 1957
Morto a Valencia il 7 giugno 2012
Da calciatore
Ruolo
Difensore
Squadre
Racing Santander (1977–1982)
Linares (1982–1984)
Maiorca (1984–1985)
Alavés (1985–1986)
Ourense (1986–1987)
Gimnástica (1987–1992)
Da allenatore
Squadre
Gimnástica (1995–1996)
Racing Santander B (1996–1997)
Gimnástica (2000)
Racing Santander B (2000–2002)
Racing Santander (2002–2003)
Levante (2003–2004)
Murcia (2004)
Racing Santander (2005–2006)
Sporting Gijón (2006-2012)
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