Una grande squadra non può prescindere da un portiere affidabile. Un assioma di lunga data, che di tanto in tanto qualcuno prova a smentire. Ma le sei stagioni senza titoli dell’Arsenal ne confermano l’attualità. Negli ultimi anni Arsene Wenger ha alternato con scarso successo Lehmann, Almunia, Mannone, Fabianski, e forse solo ora con Szczesny sembra aver trovato la risposta giusta al problema dell’eredità di David Seaman. Si può capire allora perché Bayern Monaco e Manchester United e hanno deciso che quello del portiere dev’essere il primo rinforzo per la prossima stagione.
I bavaresi hanno puntato dritti sul portiere dello Schalke Manuel Neuer, arrivando a offrire 20 milioni di euro, pur di assicurarsi quello che a 25 anni, secondo Peter Schmeichel, è “senza dubbio il miglior portiere del mondo”. Con buona pace di Julio Cesar, Buffon, Casillas, Cech e Stekelenburg. Con Neuer il Bayern trova finalmente l’erede di Oliver Kahn: una ricerca durata tre anni e che ha riportato alla memoria le difficoltà sperimentate alla fine degli anni Settanta con la successione di Sepp Mayer: Butt, Kraft e Rensing hanno tutti patito il confronto col ricordo di Kahn, proprio come capitò nel post-Maier al promettente Walter Junghans, costretto nel 1982 lasciare la porta al belga Jean Marie Pfaff. Con Neuer si ripete la scelta di affidarsi a un portiere già affermato.
Apparentemente opposta l’intuizione di Alex Ferguson. La finale di Champions League di Wembley sarà l’ultimo impegno ufficiale della carriera di Edwin Van der Sar. Il posto dell’olandese andrà all’attuale portiere dell’Atletico Madrid David De Gea: 21 anni e titolare dei Colchoneros già da due stagioni. Nonostante l’età dica il contrario De Gea non è una scommessa: il portiere spagnolo è già una certezza. L’esordio il 30 settembre 2009 in una sfida di Champions League contro il Porto, in sostituzione al 26′ del titolare Roberto Jimenez Gago. Tre giorni dopo in campionato, contro il Real Saragozza, gioca per la prima volta da titolare e regala un rigore ma poi lo para. La sua fortuna è che sulla panchina dell’Atletico c’era Abel Resino, un ex portiere che ne coglie subito l’enorme potenziale: “David ha tutto quel che serve per diventare un grande. La calma che mostra in partita, nei momenti chiave, è impressionante”. Il passaggio ai Red Devils migliorerà la considerazione di De Gea a livello internazionale e anche in patria. Nella Spagna campione del mondo Vicente Del Bosque gli ha preferito Casillas, Valdes e Reina. Ottimi portieri ma è facile prevedere che tra i quattro la gerarchia verrà ribaltata nel giro di una, due stagioni. ECL
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