A un mese dallo scontro Italia-Inghilterra di Champions League, Nicolas Anelka scommette su Chelsea, Arsenal e Manchester.
Blues e Gunners non stanno attraversando un ottimo momento, l’Inter di Josè Mourinho è prima in campionato e fa paura ma l’attaccante francese non ha dubbi: saranno le inglesi a conquistare il passaggio ai quarti di finale della massima competizione europea.
Ovviamente col massimo rispetto: «La Juventus è temibile e per batterla sarà necessario dare tutto e fare subito un gol. E poi le italiane sono molto forti tatticamente».
Il centravanti della Nazionale francese è in testa alla classifica dei cannonieri della Premier con 14 centri. Un bollettino di marcia notevole, che ha giustificato la fiducia di Scolari che lo ha preferito a Drogba anche quando questo era disponibile. L’interessato fa professione di modestia e ringrazia i compagni di squadra: «Con Lampard, Malouda, Ballack, Kalou e il resto, le occasioni non mancano. Qui tutti lavorano bene, in campo, il sistema funziona, posso concentrarmi sui gol, gli altri fanno il resto».
In classifica il ritardo dei Blues su Manchester e Liverpool è di 2 lunghezze: «Finora abbiamo perso gli scontri diretti. Ovvio che non possiamo continuare a prenderle dalle rivali, altrimenti addio Premier. Il 1° febbraio ad Anfield dobbiamo assolutamente vincere col Liverpool». Nel suo girovagare Anelka ha giocato anche con la maglia dei reds, ma non ha lasciato traccia, motivo in più per vincere nel Merseyside.
E il 25 febbraio arriva la Juve a Stamford Bridge. «Sfida pesantissima. La Juve è tornata ai suoi grandi livelli, la B è passato remoto. Con le italiane è sempre dura, tatticamente sono le più forti d’Europa. Se il Chelsea non si sblocca, non trova il gol, rischia grosso. Dobbiamo segnare all’andata, soprattutto non dobbiamo incassare, per giocarcela a Torino».
Tra i bianconeri potrebbe esserci anche Trezeguet: «Questa è una pessima notizia per noi. Ammiro David, un goleador come pochi, è nato per segnare. Se gli lasci una mezza palla in area è fatta. La Vecchia Signora comunque va come un treno anche senza lui. Sta addosso all’Inter e Del Piero è un talento inesauribile. Ma anche Nedved, Buffon, tutti. Per battere questa Juve il Chelsea deve girare al massimo».
La Juve. Una squadra e una maglia che Anelka poteva vivere più da vicino. «Mi voleva Eriksson alla Lazio, quando l’Arsenal mi ha ceduto al Real Madrid. E potevo essere della Juventus, se restava Deschamps. Mia moglie Barbara è di famiglia italiana. L’ho conosciuta a Parigi, era in tv col suo gruppo eurodance Eu4ya. Canta e balla benissimo. E da buona italiana cucina ancora meglio, ma l’Italia ancora non la conosco». L’occasione il prossimo 10 marzo: Torino, stadio Olimpico. ECL

La scheda

Nicolas Sebastien Anelka
Nato il 14 marzo 1979 a Versailles (Francia)
Altezza 185 cm
Peso 77 kg
Ruolo Attaccante

Squadre
1995-1997  Paris SG 10 presenze 1 gol
1997-1999  Arsenal 65 (23)
1999-2000  Real Madrid 19 (2)
2000-2001  Paris SG 39 (10)
2001-2002  Liverpool 20 (4)
2002-2005  Manchester City 89 (38)
2005-2006  Fenerbahçe 39 (14)
2006-gen. 08  Bolton 53 (21)
gen. 2008-  Chelsea 31 (15)

Nazionale 
53 presenze 12 reti (Francia) 
 
Titoli
Campione d’Europa 2000 (Francia)
Champions League 1999-00 (Real Madrid)
Campionato Inghilterra 1997-98 (Arsenal)
Campionato Turchia 2004-05 (Fenerbahce)
Coppa Intertoto 2001 (PSG)
FA Cup 1998 (Arsenal)

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