Gyabuaa Manu Emmanuel (Parma)
Gyabuaa Manu Emmanuel (Parma)
Gyabuaa Manu Emmanuel (Parma)

La mancanza di offerte d’acquisto del centenario Parma Football Club, al termine di una stagione tormentata, ha determinato, nella giornata di lunedì 22 giugno, la conclusione dell’esercizio provvisorio di gestione della società da parte dei curatori e il conseguente fallimento della stessa. Non sono troppo lontani i fasti della squadra gialloblù che nel decennio cominciato con gli anni novanta si è imposta prepotentemente nel panorama italiano ed europeo grazie all’apporto di campioni quali Melli, Asprilla, Benarrivo, Buffon, Thuram, Cannavaro, Crespo. La “macchia” di una retrocessione in serie B nel 2008 col pronto rientro nella massima serie fino al sesto posto in classifica dello scorso anno. Poi il baratro, inesorabile e inevitabile, che tutti abbiamo conosciuto in questi mesi. Di fatto il Parma Football Club non esiste più da ieri. Ci sarà la possibilità, trovando dei soggetti interessati, di ripartire dalla serie D ma occorre, anche in questo caso, fare in fretta per non disattendere le scadenze previste dai regolamenti. Il Parma è morto, ma, paradossalmente, il Parma è ancora vivo. Mentre infatti i curatori fallimentari contavano le ultime ore di agonia, un gruppo di ragazzi del 2000, appartenenti alla categoria dei Giovanissimi, coglievano una preziosa vittoria per 4-1 sul Genoa, nella Final Eight del campionato omonimo. Grazie a questo successo i ragazzi di Maurizio Neri (ex giocatore di Lazio e Brescia) hanno colto la qualificazione per le semifinali, unica squadra tra le otto approdate alla fase finale. Ed è stata effettuata una richiesta alla FIGC affinché i ragazzi possano terminare il torneo nonostante non abbiano più alle spalle alcuna società. Di fatto c’è ancora spazio per l’ultimo sogno, quello di salutare il calcio professionistico, pur se giovanile, con un successo che possa essere di buon auspicio per un futuro tutto ancora da (ri)scrivere. Ecco che chi ama il Parma attende con insolita attenzione l’epilogo del campionato Giovanissimi in cerca dell’ultimo sorriso. Un giorno si gioiva per le capriole di Tino Asprilla, le chiusure di capitan Minotti, le parate di Claudio Taffarel e la dedizione tattica di Gabriele Pin o di Daniele Zoratto. Erano i primi anni novanta. Manu Emmanuel Gyabuaa, classe 2001, non era ancora nato. Lui due giorni fa ha realizzato una tripletta nel roboante successo sui pari età rossoblù. Oggi tocca a lui, a 14 anni non ancora compiuti, provare a chiudere la storia del Parma con un sorriso che sa di speranza. E arrivederci a presto, nel calcio che conta.

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