Campionato già assegnato, retrocessioni già decise eppure l’ultima giornata della Premier League inglese 2012-13 ha visto scene di commozione ovunque o quasi. Raramente era capitato di assistere una simile concentrazione di addii al calcio. Il più noto e celebrato con largo anticipo è stato quello di Alex Ferguson, che dopo il toccante saluto all’Old Trafford di una settimana prima, ha chiuso con il 5-5 in casa del West Bromwich nella sua panchina numero 1500 alla guida del Manchester United. Lo United, che al 63′ conduceva 5-2, ha poi subìto tre reti negli ultimi dieci minuti, consentendo al West Bromwich di pareggiare. Nei 27 anni di Ferguson allo United non era mai successo che la sua squadra si facesse rimontare tre reti di vantaggio: averlo fatto nell’occasione più indolore (il 20° titolo già in tasca), dà la misura una volta di più di quale costanza di risultati e rendimento Ferguson abbia saputo produrre e pretendere in questi anni. Oscurato dall’addio di Ferguson, il match tra West Bromwich e Manchester United è stato l’ultimo anche per Paul Scholes, al secondo e definitivo ritiro. Il migliore centrocampista inglese della sua generazione entrerà a far parte dello staff tecnico dello United, che subirà parecchi cambiamenti con l’arrivo di David Moyes, che potrebbe essere accompagnato da Phil Neville. L’ex capitano dell’Everton si è preso qualche giorno di tempo per decidere se accompagnare il suo ultimo manager all’Old Trafford o proseguire la carriera calcistica altrove.
Nessun dubbio né possibilità alternative per Jamie Carragher. La partita 737 con la maglia del Liverpool lo ha visto uscire dal campo da trionfatore e se il palo non avesse respinto il suo missile calciato da 30 metri, l’addio avrebbe avuto un momento glorioso in più da raccontare. Da segnalare la tenacia di Carra nel non ritornare sui suoi passi, nonostante le suppliche di tecnico, tifosi e dirigenti: “Meglio che sia io a dire basta che sentirmelo dire da altri più avanti”.
Con Carragher danno l’addio al calcio giocato altri ex compagni di nazionale: David Beckham che chiude col titolo di campione di Francia, conquistato grazie a una decina di apparizioni con la maglia del Psg; Michael Owen invece saluta con la maglia dello Stoke City in modo più dimesso e, forse, malinconico, anche se salutato da grandi applausi, con un bilancio stagionale di appena un gol in otto partite. Fine corsa anche per il 38enne Steve Harper (l’equivalente di Giancarlo Alessandrelli per il Newcastle: quasi 20 anni da riserva, interrotti da brevi prestiti qua e là), i 34enni Paulo Ferreira (terzino portoghese del Chelsea, ormai confinato tra panchina e tribuna da almeno tre stagioni) e Stan Petrov (ex capitano dell’Aston Villa, che dopo 15 mesi di terapia ha visto la leucemia regredire e tra pochi mesi potrebbe entrare nei quadri tecnici dei Villans. ECL EUROPA
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