Laudrup, Advocaat e ora Zico. Prima lo Spartak, poi lo Zenit ora il Cska. La sequenza di esoneri eccellenti prosegue e conferma che le panchine russe scottano come e più di quelle occidentali.

Juande RamosIl Cska Mosca non ha concesso molto tempo a Zico per creare la sua squadra. Arrivato a gennaio dopo il double realizzato in Uzbekistan alla guida del Bunyodkor, il brasiliano non è riuscito a portare la squadra subito in vetta la campionato come invece pretendevano i dirigenti moscoviti. La patata bollente ora è nelle mani di Juande Ramos, esonerato dal Tottenham all’inizio della scorsa stagione e poi rilanciato (in parte) dal Real Madrid che aveva puntato su di lui per rimettere in corsa per il successo nella Liga la squadra che secondo il precedessore Schuster “non aveva nessuna chance di superare il Barcellona”. Dichiarazioni inaccettabili per la dirigenza delle merengues ma che si sono poi rivelate corrette. Con Ramos alla guida, il Real aveva recuperato terreno ma il 6-2 subito al Bernabeu nello scontro diretto col Barca di Guardiola ha dato il via alla ricerca del successore. L’arrivo di Florentino Perez poi ha messo una pietra sul capitolo Ramos. Tutto alle spalle, l’ex tecnico di Real, Spurs e Siviglia ha già fatto sapere di essere “entusiasta e pronto ad aiutare il Cska a superare il turno in Champions League. Il girone con Manchester United, Wolfsburg e Besiktas è duro ma noi possiamo farcela. sarebbe un traguardo storico visto che nessuna squadra russa ha mai raggiunto gli ottavi di finale”. Per Ramos fiducia a tempo: il contratto scade a dicembre, giusto il tempo di ottenere la qualificazione e meritarsi la riconferma. ECL