Traguardo storico quello raggiunto martedi sera da Raul Gonzales Blanco nella partita di ritorno dei sedicesimi di finale di Coppa del Re contro il Real Union di Irun, formazione di Terza divisione: trecento reti con la maglia del Real Madrid.

Raul Gonzales BlancoQuasi un record quello del capitano dei madrileni: il miglior cannoniere di sempre della squadra più titolata di Spagna, il leggendario Alfredo Di Stefano, ora dista solo sette gol. Un’occasione che meritava di ricevere ben altre attenzioni, invece i riflettori sono già puntati sul tecnico Bernd Schuster cui la dirigenza ha dato l’ultimatum: «Se non vinciamo in modo convincente sabato prossimo contro il Valladolid, cambiamo tecnico».
Anche ieri al Santiago Bernabeu, come in occasione della sconfitta con la Juventus (0-2, doppietta di Alessandro Del Piero) nell’ultima giornata di Champions League, oltre agli applausi per Raul ci sono stati nuovamente sonori fischi per i padroni di casa e applausi per gli avversari.  
E’ evidente che esiste un problema difesa. Le merengues pur vincendo avevano preso tre gol anche nell’ultimo impegno della Liga contro il Malaga, e adesso nonostante la vittoria per 4 a 3, sono stati eliminati dalla Coppa del Re in virtù del 3-2 subito all’andata. 
Nella serata di ieri a difendere la porta (e non può essere scusante) non c’era il portiere titolare Iker Casillas ma l’ex estremo difensore del Liverpool (il Milan lo ricorda bene), il polacco Jerzy Dudek. Erano invece regolarmente in campo dall’inizio Fabio Cannavaro ed il brasiliano Marcelo, i giocatori più utilizzati in questa stagione. Insomma tra rincalzi e difesa titolare il risultato è sempre lo stesso: un colabrodo, le cui pecche sono state spesso mascherate da un attacco capace di andare in gol con facilità. Ma quando questo non accade – e i problemi fisici di Van Nistelrooy rischiano di creare grossi problemi anche in avanti – la squadra non ha mezzi per mascherare i limiti difensivi. Schuster difende i suoi ragazzi e il suo lavoro: «Non meritavamo di uscire dalla Coppa. Abbiamo giocato meglio di loro e usciamo solo per un gol. Avrei accettato le critiche e il verdetto del campo se avessero giocato meglio di noi ma così non è. Per questo motivo sono tranquillo». La traquillità non è condivisa dai dirigenti, preoccupati dal rendimento del Barcellona di Guardiola, che dopo i tentennamenti iniziali ha registrato tutti i reparti e, a ragione, è al momento considerata la squadra più in forma e spettacolare d’Europa.
Chi rischia di far compagnia al Real è il Villarreal. Battuto 5-0 all’andata dal Polideportivo Ejido il “sottomarino giallo” di Pellegrini è a un passo dall’essere affondato. Sacrificare la Coppa del Re rischia di costare caro a entrambe le squadre. Campionato e Champions sono certamente competizioni più importanti e prestigiose ma fare figuracce contro squadre tecnicamente molto inferiori non è accettabile, non aiuta il morale, crea malumore tra i tifosi e non ti avvicinano al meglio agli obiettivi che contano. Quello di ‘riserva’, intanto, è andato.  ECL