Steven Gerrard
Cristiano Ronaldo e James Rodriguez
Cristiano Ronaldo e James Rodriguez

Il girone B conferma le previsioni a metà. Il Real Madrid supera 4-0 il Ludogorets e chiude in vetta a punteggio pieno, diventando la prima squadra a riuscirci in ben due occasioni. Non solo: per la squadra di Ancelotti quello sui bulgari è il 19mo successo consecutivo, la striscia vincente più lunga mai realizzata da una squadra spagnola. Se è il Real ha saputo trasformare i successi della scorsa stagione in trampolino di lancio per confrontarsi con la storia, c’è chi come il Liverpool ha dissipato in pochi mesi quanto costruito nel biennio precedente. Dopo aver gettato alle ortiche l’ultimo campionato a due giornate dalla fine, i reds hanno compromesso quasi subito le proprie chances in Premiership, per fare addirittura peggio in Champions dove hanno chiuso al terzo posto in uno dei giorni più agevoli dell’intero lotto. Infortuni e acquisti sbagliati a parte, la vera differenza sta nell’assenza di Luis Suarez. Il peso dell’attuale numero nove del Barcellona nella crescita del Liverpool era riconosciuto da tutti, ma ora bisogna ammettere che era addirittura sottostimato. Con la sola presenza in campo l’uruguagio aveva la capacità di intimidire gli avversari e motivare i compagni al punto da renderli irriverenti e privi di timori o complessi nei confronti di chiunque. Tutto finito con la sua cessione al Barcellona.

Steven Gerrard
Steven Gerrard

Contro il Basilea ad Anfield ai reds bastava vincere per passare il turno e raddrizzare una stagione finora molto deludente. Ti aspetti un assalto all’arma bianca e invece nulla. Un calcio così timido e soporifero da spegnere anche la tifoseria più calda d’Inghilterra. Nello sconcerto generale per la pochezza di una squadra incapace di liberare un giocatore al tiro e andare al di là delle danze di Sterling a venti metri dalla porta, al 25′ arriva addirittura il gol svizzero per merito di Fabian Frey. Nella ripresa al 61′ il direttore di gara olandese Kuipers abbocca a una grottesca simulazione di Safari e espelle il neo entrato Markovic, lasciando la squadra di casa in dieci. L’espulsione era l’alibi che mancava a una squadra già inebetita di suo e avviata a una mesta eliminazione. Ma all’81’ Steven Gerrard dà l’ennesima spiegazione di cosa distingue il fuoriclasse dal buon giocatore, mettendo all’incrocio dei pali l’unico calcio piazzato della partita. Punizione magistrale. Un gol che riproduce su avversari, tifosi e compagni l’effetto-Suarez: il Basilea traballa, Anfield esplode e i reds vanno vicini al 2-1 in tre occasioni, facendo vedere più calcio e coraggio in dieci minuti che nelle ultime tre gare. Troppo tardi: sulla spaccata di Skrtel, che manda fuori da pochi passi la palla del possibile 2-1, cala il sipario sul ritorno in Champions dei reds, che rischia di non avere un seguito il prossimo anno. Una partita che rischia di essere l’ultima nel torneo per Steven Gerrard: un campione che meritava ben altra occasione per dare l’addio alla competizione vinta nel 2005. A 34 anni, con questa squadra, rischia di non avere più tante opportunità. Agli ottavi andrà invece il Basilea di Paulo Sousa, che negli ultimi minuti di gara si è tolto pure il lusso di concedere un cameo all’ex interista Walter Samuel.

Il girone A manda agli ottavi Atletico Madrid e Juventus: campioni di Spagna e di Italia pareggiano 0-0 a Torino e rendono vano il 4-2 dell’Olympiakos sul Malmoe, coi greci che dovranno accontentarsi dei sedicesimi di Europa League. Nessun premio di consolazione invece per il Benfica che in casa non va oltre lo 0-0 col Bayer Leverkusen, mentre il Monaco regola 2-0 lo Zenit. Il girone C si chiude coi monegaschi al primo posto a quota 11, un punto davanti ai tedeschi e ben quattro sullo Zenit.

Immobile e Mkhitaryan
Immobile e Mkhitaryan

Nel girone D Borussia Dortmund e Arsenal finiscono a pari punti ma la miglior differenza reti premia i tedeschi, bloccati sull’1-1 (gol di Immobile per i gialloneri) dall’Anderlecht che chiude al terzo posto. Il successo nel girone può dare morale agli uomini di Klopp, che in Bundesliga stanno cercando di tirarsi fuori da una zona retrocessione che li vede (incredibilmente) protagonisti. L’Arsenal mette fine alle sofferenze europee del Galatasaray vincendo 4-1 in Turchia grazie alle doppiette di Podolski e Ramsey (bellissimo il secondo gol), ma per la quarta volta nelle ultime cinque stagioni passa come seconda, circostanza che rischia di compromettere nuovamente le chances dei gunners di andare in fondo nel torneo. Questa volta la buccia di banana per la squadra di Wenger è stato il 3-3 con l’Anderlecht della penultima giornata, arrivato dopo che i gunners conducevano di tre gol. LECHAMPIONS EUROPA

©LECHAMPIONS.it. Tutti i diritti riservati/All rights reserved.