Cornovaglia, isola di St Mary: al Garrison Field si gioca. Garrison Gunners contro Woolpack Wanderers.
Due squadre che si sfidano per un’intera stagione, tra novembre e marzo, in cinque competizioni diverse. La Charity Shield è la sfida inaugurale; l’Old man’s Game mette di fronte adulti contro ragazzi; la Wholesalers Cup è una coppa che si assegna in gara unica, la Foredeck Cup con partite di andata e ritorno; il campionato si protrae per 16 giornate.
Ad affrontarsi sempre le solite due squadre ma non sempre gli stessi protagonisti: le formazioni cambiano di frequente, in base agli impegni lavorativi e no dei giocatori. Con appena due squadre partecipanti quello di Scilly è il campionato più piccolo del mondo. Non sorprende con una popolazione inferiore ai 2000 abitanti, colpisce piuttosto come si sia riusciti a stabilizzare e dare lustro a quelle che altrove sono semplici partite tra amici.
Una sfida da dopolavoro trasformata in impegno ufficiale, ripetuto, tramandato, simbolo di una comunità unita nella passione calcistica e divisa dall’appartenenza ai due club. Nessuna rivalità: i giocatori passano da una squadra all’altra senza problemi. Ma grande tradizione: negli anni Venti la Coppa Lyonesse Inter-Island vedeva la partecipazione di cinque squadre in rappresentanza delle principali isole che compongono l’arcipelago di Scilly: St. Mary, Tresco, St. Martins, Bryher e St. Agnes. Nel Secondo dopoguerra il drappello si era già ridotto ad appena due unità: i Rangers e i Rovers, che dal 1984 prenderanno l’attuale denominazione di Garrison Gunners e Woolpack Wanderers. Gialli contro granata. Sembra di vedere Villareal contro Aston Villa. Certo, mancano i Senna e i Milner, il fascino delle coppe europee e delle novità, ma entusiasmo e agonismo sono da vero derby. ECL
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