Rony (Palmeiras)

Con un rotondo 3-0 ai danni del River Plate, il Palmeiras ha messo in cassaforte la finale della Coppa Libertadores 2020. E il primo atto della semifinale tra gli argentini e i brasiliani si è giocato a Avellaneda, un fattore forse non più importantissimo in epoca di pandemia da covid19. Nello stesso tempo adesso ipotizzare una vittoria per 4-0 dei Millonarios a San Paolo sembra molto azzardato solo a pensarlo. Eppure allo stadio Libertadores de America la squadra allenata da Marcelo Gallardo aveva iniziato molto bene: con un bel diagonale di Borré e con il tocco da pochi passi di Suarez (anche proteste dopo la respinta di Weverton, per un mani dentro l’area piccola) i padroni di casa erano andati vicinissimi al vantaggio. A siglare l’uno a zero nella prima frazione di gioco è stato invece il Verdao con Rony: Armani respinge con i piedi un cross dalla destra ma la sfera finisce nei piedi del numero 11 di Abel Ferreira che infila l’estremo difensore con un destro leggermente deviato da De La Cruz. Poco prima del riposo Fernandez sfiora il pari scheggiando la traversa con un chirurgico sinistro direttamente su calcio piazzato. A inizio ripresa il colpo del ko: l’ex milanista Luiz Adriano parte velocissimo palla al piede da centrocampo e batte Armani in uscita con un tunnel. Gli argentini provano ad accorciare le distanze con le incornate di Borré e Carrascal ma Weverton si salva in entrambe le occasioni. Il giovane centrocampista colombiano si rende protagonista (in negativo) anche al 60′ quando viene espulso dall’arbitro uruguaiano Gonzalez per un brutto fallo ai danni di Gabriel Menino. Notte fonda per il River che nel successivo calcio di punizione incassa lo 0-3 da Vina bravo a girare a rete di testa il preciso assist di Gustavo Scarpa.
Pochissime emozioni e nessuna rete nell’altra semifinale: a Buenos Aires finisce 0-0 il primo match tra Boca Juniors e Santos. Tra sette giorni i secondi 90′. LECHAMPIONS AMERICA

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