Junior Negao (Ulsan)

Termina in semifinale il bel cammino del Vissel Kobe nell’AFC Champions League 2020. Dopo aver battuto lo Shanghai SIPG di Oscar e Hulk agli ottavi di finale e il Suwon Bluewings (ai calci di rigore) ai quarti, la corsa dei giapponesi è stata fermata dall’Ulsan che comunque ha dovuto impiegare quasi 120′ per avere la meglio sui rivali. Uomini di Atsuhiro Miura (orfano di Andrés Iniesta, out a causa di un serio guaio muscolare, si parla addirittura di un possibile intervento chirurgico) che sono andati davvero vicinissimi alla conquista dell’ultimo atto. Allo stadio Jassim Bin Hamad di Doha i nipponici erano infatti avanti (bel diagonale di Yamaguchi a inizio ripresa) fino a meno di 10′ dalla fine dei tempi regolamentari. Non sufficienti a decretare la squadra vincente in virtù del pari siglato all’81’ da Yoon Bit-Garam (sinistro dal limite dell’area, con l’aiuto del VAR prima annullato poi concesso dall’arbitro del Bahrain Nawaf Shukralla). Anche nei supplementari poi i coreani (laureatisi campioni asiatici nel 2012 ai danni dell’Al Ahli) hanno avuto la meglio nelle battute finali. Eufemismo: il decisivo gol che regala la finale contro il Persepolis arriva al 119′ grazie al penalty siglato dal 33enne attaccante Junior Negao con Maekawa che è riuscito solo a intuire il destro del brasiliano.
Il prossimo 19 dicembre allo stadio Al Janoub di Al Wakrah centrerà la seconda champions l’Ulsan oppure vedremo il primo storico trionfo per gli iraniani? LECHAMPIONS ASIA

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