Dopo i ko di Juventus e Lazio, per le italiane una piccola impresa era nell’aria per diversi motivi. L’Atalanta ormai da un paio di anni non è più la cosiddetta ‘provinciale’, anche quest’anno in serie A è squadra temuta e rispettata e occupa con pieno merito la quinta posizione in classifica. Arrivava agli ottavi finale dopo l’ottima esperienza dello scorso anno, quando aveva sfiorato le semifinali. A Bergamo era di scena un mini Real Madrid a causa di tanti giocatori out per infortunio. La Dea però non aveva fatto i conti con un ‘avversario’ ostico: l’arbitro Stieler. Il fischietto tedesco dopo appena un quarto d’ora ha infatti sventolato il cartellino rosso a Freuler per un fallo al limite dell’area che tutto era tranne che da rosso diretto. L’inferiorità numerica è da sempre difficile da gestire, figuriamoci in Champions League contro un club che nonostante decimato è pur sempre il Real mattatore dell’Albo d’oro. I nerazzurri oltretutto alla mezz’ora sono stati costretti a fare a meno di Zapata uscito per una (si spera) contrattura muscolare. Senza due dei migliori i padroni di casa comunque non si scompongono e difendono abbastanza bene il pari a reti bianche, prezioso in vista della gara di ritorno. Ma la serataccia non è finita: la terza beffa, quella più dolorosa, arriva all’86’ con il destro da fuori a giro del difensore mancino Mendy (Gollini, forse coperto, parte in ritardo e non ci arriva) che regala ai galacticos (oggi per niente e nei secondi 90′ mancherà anche Casemiro, diffidato e Al Gewiss Stadium ammonito) di Zinedine Zidane un successo poco meritato. Il prossimo 16 marzo non sarà facile e a Giampiero Gasperini servirà la remuntada: “Rimane l’amarezza di non aver potuto giocare la partita attesa – ha detto l’allenatore dell’Atalanta a fine match -. La gara è stata rovinata, poi non so quale sarebbe stato il risultato, però poi è uscita una partita diversa. Non dico niente sennò la Uefa mi tiene fuori per due mesi. Ma non possiamo avere arbitri che non hanno mai giocato a calcio e non sanno distinguere tra un fallo e un contrasto. Se non capiscono questo, cambino mestiere. Non bisogna essere ingegneri alla Nasa per capire queste cose. Quella di stasera è clamorosa. – dice subito Gasp ai microfoni di Sky Sport -. Al di là del risultato, la nostra soddisfazione era poter giocare contro il Real Madrid in Champions. La gara è stata rovinata, poi non so quale sarebbe stato il risultato, però poi è uscita una partita diversa. La qualificazione non è chiusa, basta andare a vincere a Madrid – ha concluso -. Siamo in una botte di ferro perché abbiamo un solo risultato, se riusciremo a fare l’impresa passeremo. E’ chiaro che questa partita pesa”.
Mercoledì sera si è giocata (alla Puskás Aréna di Budapest) anche Borussia M’gladbach-Manchester City. Niente da fare per i tedeschi guidati da Rose: i citizens di Guardiola (al 19esimo successo consecutivo) si impongono per 2-0 (un gol per tempo, Bernardo Silva e Gabrile Jesus) ipotecando la qualificazione ai quarti di finale. LECHAMPIONS EUROPA
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