Mehmet Topal (Valencia)

Nove vittorie esterne su sedici incontri, solo tre successi casalinghi: il fattore campo nei sedicesimi di finale di Europa League non esiste o se esiste funziona al contrario. Ai due successi in trasferta di Olympiacos e Besiktas negli anticipi di martedì se ne sono aggiunti sette. Il Manchester United espugna l’Amsterdam Arena con una prestazione che, con molta onestà, Alex Ferguson ha definito “ordinaria”. Ma per far fuori l’Ajax degli ultimi tempi anche uno United a mezzo servizio può bastare. La squadra di Frank De Boer prova a far la gara, mentre i Red Devils si limitano a tenere le posizioni ma la differenza di classe è evidente e quando Ashley Young sblocca il risultato al 59′ più che di ingiustizia bisogna parlare di operazione-verità. Il gol rende più divertente la sfida che vede le due squadre aprirsi e lanciarsi in continui ribaltamenti di fronte. Naturale che in queste condizioni a prevalere sia sempre il più forte e Chicharito Hernandez a cinque minuti dalla fine sigla il raddoppio per lo United. “Di questa partita salvo solo il risultato” è la chiosa di Ferguson.

Ben più soddisfatto Roberto Mancini per il 2-1 in rimonta del Manchester City in casa del Porto, detentore del trofeo: “Abbiamo giocato bene e nel secondo tempo, quando abbiamo alzato il baricentro della squadra, le cose sono andate molto meglio. Abbiamo creato almeno 7-8 palle gol contro una grande come il Porto, non potevamo chiedere di più”. I Dragones, in vantaggio nel primo tempo al 27′ con Silvestre Varela, crollano nella ripresa. Dopo l’intervallo il City prende il comando della gara: pareggia al 55′ grazie a un’autorete di Alvaro Pereira, poi trova il gol vittoria con Aguero all’85’.

Il successo più roboante è quello del Metalist che in Austria rifila un 4-0 al Salisburgo. Gli ucraini (ma bisognerebbe dire gli argentini: ben cinque su undici) aprono le marcature con Taison al primo minuto di gioco e grazie alla doppietta di Cristaldo chiudono il primo tempo sul 3-0. Non fosse un risultato abbastanza rassicurante, in vista del ritorno, i ragazzi di Markevych trovano il 4-0 nel minuti di recupero con Devic.

Mehmet Topal (Valencia)
Mehmet Topal: suo il gol più bello della giornata

Solo un gol ma che gol per il Valencia al Britannia stadium: il missile di Mehmet Topal – che al 36′ dà il successo agli spagnoli in casa dello Stoke City – è il gol più bello della giornata. Ola John al 53′ firma il successo del Twente di Steve McClaren in casa dello Steaua, che rischia così di veder svanire con largo anticipo il sogno di poter raggiungere la finale di Bucarest. In verità, più che di sogno bisognerebbe parlare di chimera.

Altra squadra prossima all’eliminazione è il Trabzonspor, che aveva cominciato la stagione europea in Champions League col successo a San Siro in casa dell’Inter di Gasperini. Ben altra musica col Psv Eindhoven, che dopo 11′ è già sopra di due gol grazie a Matavz e Toivonen; al 33′ Adin dimezza lo svantaggio per i turchi ma nella ripresa Burak Yilmaz manca in due occasioni il gol del pari. Errori inattesi da un giocatore ancora all’asciutto dopo sei partite in Europa  ma che in campionato viaggia alla media stratosferica di 27 reti in 23 gare. La serie di successi in trasferta è completata dal netto 3-1 dell’Atletico Madrid all’Olimpico sulla Lazio.

Le tre vittorie della squadra di casa sono firmate dall’AZ (1-0 sull’Anderlecht) e da Lokomotiv Mosca e Hannover, entrambe vincitrici in rimonta per 2-1 sui baschi dell’Athletic Bilbao e sui belgi del Club Brugge.

Unico pari senza reti quello tra Udinese e Paok; finiscono 1-1 Wisla-Standard (con Genkov che trova il pari per la squadra di casa solo all’88’) e Viktoria-Schalke (pareggio tedesco firmato da Huntelaar che risponde a Darida); in Legia-Sporting André Santos trova il 2-2 a due minuti dalla fine per i lusitani, regalando un pari al nuovo tecnico Sa Pinto, subentrato all’esonerato Domingos Paciencia, cui è costato caro il 2-0 patito in campionato contro il Maritimo. ECL EUROPA

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