L’urna di Nyon ha finalmente parlato e ha detto Italia-Inghilterra. Le tre squadre italiane rimaste in gare affronteranno Chelsea, Manchester United e Arsenal, quasi a voler misurare il livello dei due campionati.
Una tripla sfida affascinante e coinvolgente quella uscita dall’urna di Nyon. Quando arrivi agli ottavi di finale le partite scontate non esistono. Puoi solo sperare di non trovare l’avversario più indigesto non certo di trovarne uno facile. La Juventus trova il Chelsea “di Ranieri”, come se una partita del genere avesse bisogno di una motivazione extra. Lo stesso può dirsi di Inter-Manchester United, riedizione aggiornata del duello Mourinho-Ferguson. La sfida Italia-Inghilterra è completata da Arsenal-Roma: sfida equilibrata e certamente alla portata dei giallorossi.
Partite equilibrate sulla carta Atletico Madrid-Porto e Villareal-Panathinaikos, con leggera preferenza per le avversarie delle due squadre iberiche. Il Bayern Monaco non dovrebbe avere problemi con lo Sporting Lisbona e ancora meno il Barcellona contro l’Olympique Lione che non è più la squadra capace di strapazzare il Real Madrid di Luxemburgo e Capello. La partita più affascinante è certamente quella che oppone le merengues al Liverpool: 15 Coppe Campioni in campo. Non a caso l’ultima sfida europea tra le due squadre è la finale di Coppa Campioni 1981, quando al Parco dei Principi di Parigi il Liverpool allenato da Bob Paisley superava il Real Madrid con un gol di Alan Kennedy all’82’. Al Bernabeu e ad Anfield storia e spettacolo sono garantiti, con Rafa Benitez desideroso di mettere in trappola il “suo” Real (allenava le giovanili) e Juande Ramos.  ECL

Champions League 2008-09 – Ottavi di finale (24-25 febbraio 2009 / 10-11 marzo 2009)
Chelsea-Juventus
Villareal-Panathinaikos
Sporting Lisbona-Bayern Monaco
Atletico Madrid-Porto
Olympique Lione-Barcellona
Real Madrid-Liverpool
Arsenal-Roma
Inter-Manchester United

I commenti

Claudio Ranieri, allenatore della Juventus: «Quattro anni non si dimenticano. Una bella sfida molto interessante. Come tutta Italia-Inghilterra, sarà bello vedere a che punto è il calcio italiano contro i padroni dei soldi. Il Chelsea è una delle principali favorite alla vittoria finale, l’anno scorso hanno perso la Champions solo ai rigori. È difficile ma anche stimolante. Credo che neanche al Chelsea, comunque, siano contenti di avere preso la Juve. Ce la giocheremo. Abrhamovich? Devo solo ringraziarlo. Per la prima volta in vita mia non avevo problemi a chiedere giocatori che costavano tanto. ‘L’importante è che siano più forti dei nostri’, mi diceva».
Alessio Secco, ds della Juventus: «Non ci fasciamo la testa prima di essercela rotta, non dimentichiamoci che per gli ottavi avremo recuperato elementi che è un eufemismo definire importanti. Buffon, Poulsen, Camoranesi e Trezeguet sono fondamentali. Amarcord per Ranieri? Lui è fatalista, non abbiamo proprio parlato in questi giorni della possibilità di affrontare il Chelsea perchè da questo punto di vista accetta con assoluta serenità il verdetto dell’urna. A febbraio avremo 5-6 volti nuovi, ovvero gli infortunati che recuperermo. Chi li ha sostituti lo ha fatto in maniera più che egregia non facendo sentire il peso delle loro assenze, quando saremo al completo non sentiremo l’esigenza di fare altri acquisti».

Luciano Spalletti, tecnico della Roma: «Eravamo alla ricerca di questi incontri, di queste sfide. Fin da quando sono arrivato sento dire che la Roma deve giocare ad alti livelli contro le grandi d’Europa, ora ci siamo, che facciamo ci tiriamo indietro? Andiamo a giocare questa partita. Mi sembra che ora si voglia parlare di sorteggio sfortunato, il sorteggio va benissimo. Fa piacere quando a volte si dice che dobbiamo essere disponibili ad accettare qualunque avversario e ora che abbiamo avversari forti dobbiamo fare vedere il nostro valore. Quindi poche chiacchiere e molta disponibili al sacrificio perchè loro sono una grande squadra. Complimenti all’Arsenal per la politica che sta facendo, sono i più forti a livello mondiale che riescono ad avere ricambi fortissimi. Hanno giovani ambiti da tutte le squadra e diventeranno grandissimi campioni. In Inghilterra ci sono varie Coppe e in diverse di queste l’Arsenal ha giocato cambiando totalmente la squadra e hanno vinto 6-0 grazie a questi ricambi fortissimi». 
Bruno Conti, direttore tecnico della Roma: «Sono state sorteggiate tutte squadre inglesi? Beh, era anche per non fare un torto alle italiane… L’Arsenal è una grande squadra, gioca, corre tantissimo, si avvcina anche al nostro gioco. Sarà una bellissima partita. Nei giocatori si trasferisce questo spirito, arrivare a scrivere una pagine importante. È chiaro che sapendo che c’è la finale all’Olimpico i ragazzi hanno voglia di arrivare fino in fondo. Ci sono grandi club in corsa per la finale ma la Roma ha le carte in regola per farlo. Ora sreve dare continuità ai nostri ultimi risultati. È come ci si arriva ad una competizione un elemento importante, saranno due partite importanti e se siamo in salute possiamo far bene. C’è un bel ricordo per la finale di coppa Campioni ma non per i rigori».

Josè Mourinho, tecnico dell’Inter: «Sono stato accontentato perché desidero incontrare i migliori. Il Manchester è una squadra di campioni, con un super allenatore come Sir Alex Ferguson. Avremo grandi motivazioni».
Ernesto Paolillo, ad dell’Inter: «Il Manchester? Mourinho lo desiderava tanto. Io speravo in qualcosa di diverso, ma il tecnico è lui, avrà i suoi buoni motivi. Teme un rilassamento della squadra in partite meno impegnative. Nessuno adesso potrà dire che non ci sono le motivazioni giuste per affrontare questa partita. Contro i campioni in carica e i prossimi probabili campioni del mondo. Superarli sarebbe una motivazione in più per arrivare poi fino alla finale. Certo il cammino è difficile ma i giocatori per arrivarci non ci mancano».
Alex Ferguson, manager del Manchester United: «Sarà nteressante tornare ad affrontare Jose, ha una bella personalitàe con lui mi sono sempre trovato bene. L’Inter ha un ruolino terrificante in Italia e questo la dice lunga sul volume la consistenza di questa squadra. Hanno giocatori d’esperienza, molti sudamericani, anzi, mi sembra che abbiano solo due italiani. e questa per noi e’ una sfida in piu’, perche’ i calciatori sudamericani difendono in maniera molto decisa e sono molto mobili”.

©LECHAMPIONS.it. Tutti i diritti riservati/All rights reserved.