E’ ancora Bayern. Ma dell’armata invincibile di qualche mese fa non c’è più traccia. La vittoria in Supercoppa del club bavarese più che spaventare incoraggia le rivali europee dei campioni d’Europa. Il Bayern visto a Praga è squadra tutt’altro che imbattibile. Molte le pecche, molte le perplessità.
Si parlerà di Mourinho e Guardiola ma a illuminare la 39ma edizione della Supercoppa europea sono state le prestazioni di Petr Cech e Franck Ribery. Due veri campioni: nessuno dei due meritava di perdere questa gara, ma l’errore di Lukaku dal dischetto ha negato al portiere dei blues un successo che avrebbe meritato per l’eccezionale prestazione nel secondo tempo supplementare.
E’ cambiato tanto dalla finale della Champions 2012, che aveva visto il Chelsea superare il Bayern ai rigori nella finale di Monaco di Baviera. Cambiati giocatori, allenatori ma non l’atteggiamento delle due squadre: Chelsea a trazione posteriore, Bayern a fare la partita. Ma se il copione è sempre quello, l’interpretazione è parecchio diversa.
Il Chelsea è già il Chelsea di Mourinho, mentre il Bayern non è più quello di Heynckes e non è ancora (il Barcellona) di Guardiola. O meglio del Barca i campioni d’Europa sembrano aver preso l’inconcludenza e l’incapacità di produrre rapidità e imprevedibilità contro le difese schierate. E sapere piazzare una squadra a difesa di un gol è la migliore (l’unica?) abilità tattica riconosciuta al gran motivatore Mourinho. Due guizzi di Eden Hazard hanno garantito al Chelsea i due gol che hanno deciso la prima Supercoppa europea mai giocata a Praga. In occasione del primo gol, arrivato all’8′, l’asso belga ha dato il via all’azione proseguita da Schurrle sulla destra con cross girato al volo, dall’altezza del dischetto di rigore, di controbalzo di interno destro da Fernando Torres, dall’altezza del dischetto di rigore. Poi il raddoppio, decisivo, nel primo primo tempo supplementare con un azione personale sulla sinistra portata a termine con la complicità di una difesa bavarese statica, quasi distratta. Tra i due gol del Chelsea un Bayern in piena transizione, col solo Franck Ribery sui livelli stellari ammirati nel corso dell’ultima Champions League. Il francese, premiato ieri dall’Uefa come miglior giocatore impegnato in Europa nella passata stagione, ha rappresentato l’unica minaccia per la difesa inglese. Al 21′ impegna Cech con un diagonale dalla sinistra. Al 47′ trova l’1-1 con un gran destro dai venti metri. E due minuti dopo l’asso transalpino sfiora la doppietta con una conclusione al volo dalla distanza che finisce di pochissimo a lato. Sarebbe stato il capolavoro della serata. Il Bayern continua a macinare passaggi e poco altro. Il Chelsea si affaccia in avanti poco ma le occasioni migliori sono sue: al 79′ Ivanovic di testa colpisce la traversa, poi è David Luiz sempre di testa a impegnare Neuer. All’85’ Ramires si becca il secondo giallo e lascia gli inglesi in dieci. Supplementari. E qui dopo il 2-1 di Hazard arrivano le quattro splendide (soprattutto l’ultima) parate di Cech e, al 121′ sull’ultimo pallone della partita, il 2-2 in mischia di Javi Martinez. Ai rigori non sbaglia nessuno, anche se Cole e Shaqiri ci vanno vicini, sino al turno di Romelu Lukaku che calcia debole e centrale: impossibile per Neuer non parare. Supercoppa al Bayern, ma dei campioni d’Europa ammirati in primavera s’è già perso il ricordo. ECL EUROPA

Supercoppa Uefa – Praga, Eden Arena

BAYERN MONACO-CHELSEA 2-2 (5-4 dcr)

Bayern Monaco: Neuer, Lahm, Rafinha (56′ Martinez), Boateng, Alaba, Dante, Robben (95′ Shaqiri), Ribery, Kroos, Mandzukic, Muller (71′ Gotze). All. Guardiola
Chelsea: Cech, Cole, Cahill, Ivanovic, David Luiz, Lampard, Ramires, Hazard (113′ Terry), Oscar, Torres (98′ Lukaku), Schurrle (87′ Obi Mikel). All. Mourinho

Arbitro: Erikssen (Svezia)
Gol: 47′ Ribery, 121′ Martinez; 8′ Torres, 93′ Hazard.
Sequenza rigori: Alaba gol, David Luiz gol, Kroos gol, Oscar gol, Lahm gol, Lampard gol, Ribery gol, Cole gol, Shaqiri gol, Lukaku sbagliato.
Ammoniti: Boateng, Ribery; Cole, Cahill, Ivanovic, David Luiz, ramires, Torres, Lukaku. Espulso Ramires

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