I miracoli del portiere tedesco non bastano a salvare la squadra di Van Gaal. Sempre più in difficoltà.
Se la Juventus vince contro il Maccabi con qualche affanno e grazie alle parate di Buffon, Butt non riesce a evitare al Bayern Monaco la sconfitta contro il Bordeaux. La trasferta francese era iniziata nel migliore dei modi per la squadra di Van Gaal che si portava in vantaggio al 6′ grazie a un autogol di Ciani. Ma il giocatore di casa si riscattava al 27′ mettendo in rete di tacco un corner battuto da Wendel. In tre minuti cambia la gara, perché al 30′ l’arbitro mostra il secondo giallo in mezzora a Muller che lascia così i suoi in dieci. Al 40′ è Planus a superare Butt per la seconda volta. Il portiere tedesco nella ripresa fa l’impossibile per tenere a galla i suoi. Al 68′ para un rigore all’ex milanista Gourcouff, prodezza che per poco Toni riesce a valorizzare al meglio al 72′, ma il palo dice no al suo colpo di testa. Butt si ripete all’88’ parando il penalty di Jussie, dopo che l’arbitro ha espulso Van Buyten lasciando i bavaresi in nove. A Monaco fra due settimane ci sarà ancora da divertirsi.

A Mosca il Cska di Juande Ramos sperava di soprendere il Manchester United e rilanciare le proprie chances di qualificarsi al turno successivo. E la squadra di casa almeno un pari aveva dimostrato di meritarlo ampiamente. Ma lo United, che in questo stadio aveva conquistato la Champions 2008 contro il Chelsea, ha il killer-istinct tipico delle grandi, anzi grandissime squadre. Aver vinto tutte e tre le sfide di Champions League disputate in questa edizione con gol nell’ultimo quarto d’ora è la prova di una fame di vittorie mai sazia. La mentalità vincente, che il Cska evidentemente non possiede, non manca certo a Ferguson e ai suoi ragazzi e il gol di Valencia all’86’ è solo l’ultima prova. Red devils primi in Premiership e a punteggio pieno in Coppa: non si può certo parlare di fortuna. Il Besiktas ottiene il primo punto, bloccando il Wolfsburg in Germania. La squadra di Veh, convinta di poter conquistare i tre punti, non è riuscita a far saltare il fortino turco e la frustrazione è esplosa nella ripresa al 74′ quando il bomber Grafite si è fatto esplellere per uno scambio di cortesie con Ibrahim Kaş. E a Istanbul non ci sarà. Col Manchester sicuro del primo posto, tutti possono ancora sperare nel secondo.

Un gol al 69′ dell’argentino Heinze (che Maradona in nazionale preferisce a Samuel) regala al Marisglia di Didier Deschamps il successo in Svizzera contro lo Zurigo. Il primo nella competizione per i francesi, dopo le sconfitte con Milan e Real. Situazione fluida nel girone, dopo il successo dei rossoneri al Bernabeu: Milan e Real guidano a quota sei, Zurigo e OM seguono a tre.

Tutto deciso o quasi nel girone D dove il Porto contro l’Apoel ha regalato il successo numero cento in carriera a Jesualdo Ferreira. I ciprioti si sono confermati una buona squadra ma avrebbero dovuto difendere meglio il vantaggio regalato dall’autogol di Alvaro Pereira al 22′. La doppietta di Hulk – su splendido assist di Falcao al 33′ e su rigore al 48′ – invece ha colpito a morte la squadra di Jovanovic, incapace di creare occasioni da gol. Tutto facile per il Chelsea, ma per chi non lo è contro l’Atletico Madrid di questi tempi? La doppietta di Kalou, il gol di Lampard e l’autorete di Perea nei minuti di recupero firmano il 4-0 che probabilmente costerà la panchina ad Abel Resino. Chi ha già perso il posto è Ricardo Carvalho, cui è stato preferito Ivanovic nella posizione di centrale accanto a John Terry. Ottima prestazione che gli garantirà la conferma. ECL

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