Sion-Celtic: scozzesi fuori a testa bassa

Lo Slovan Bratislava che elimina la Roma all’Olimpico fa meno notizia di altri. Non perché la squadra giallorossa fosse un boccone facile (tutt’altro) ma perché il ritorno dei playoffs di Europa League ha riservato imprese ancora più esaltanti. E debacle ancora più clamorose, come la scomparsa del calcio scozzese dal panorama europeo.
Con gli Hearts virtualmente eliminati dopo lo 0-5 subito contro il Tottenham nel match di andata (0-0 il ritorno a White Hart Lane) le uniche speranze di vedere qualche squadra della Scottish Prelier League nella fase a gironi dell’Europa League 2011-12 poggiavano, come sempre, su Rangers e Celtic. Ma l’Old Firm ormai è un affare sempre più domestico: fuori dalla Scozia i risultati sono grotteschi. Difficoltà economiche crescenti e la scarsa competitività del campionato stanno affossando le ambizioni continentali delle due squadre di Glasgow, ormai incapaci anche di superare i turni preliminari. Un declino progressivo, inesorabile, che non sembra destinato ad arrestarsi, a meno di scelte clamorose, e finora sempre rinviate, come chiedere l’affialiazione al campionato inglese.

Sion-Celtic: scozzesi fuori a testa bassa
Sion-Celtic: scozzesi fuori a testa bassa

In attesa di rivoluzioni si sopravvive alla giornata. Con situazioni imbarazzanti, come la pretesa del Celtic di spiegare l’eliminazione patita per mano del Sion con l’utilizzo da parte degli svizzeri di giocatori “ineleggibili” per la partita. “Se ci sono delle regole e loro le hanno violate non ho nessun problema a passare il turno al posto del Sion” è la replica del tecnico biancoverde Neil Lennon. In realtà dopo lo 0-0 di Glasgow ci si aspettava ben altra perstazione dai Bhoys, che dopo due minuti di gioco si sono ritrovati con un uomo in meno per l’espulsione di Daniel Majstorovic per fallo da rigore su Guilherme Afonso. Dopo il danno la beffa: il penalty viene trasformato da Pascal Feindouno, giocatore che la scorsa stagione il Celtic non aveva messo sotto contratto dopo un periodo di prova (“Sapevamo che era bravo ma non potevamo permetterci l’ingaggio che chiedeva. E il destino ha voluto che fosse lui a punirci” commenta Lennon). Feindouno si ripete al 63′. Mulgrew illude il Celtic al 78′ dimezzando lo svantaggio ma quattro minuti più tardi è Giovanni Sio a siglare il 3-1 finale per il Sion. Se Atene piange Sparta non ride. Ad Ibrox Park i Rangers devono recuperare il 2-1 subito a Maribor ma al 55′ vanno in svantaggio per merito di Volas, cui replica a un quarto d’ora dal termine Carlos Bocanegra, il cui utilizzo era stato contestato dai montenegrini alla vigilia del match di andata (“Come può essere utilizzabile in Europa un giocatore ancora ‘ineleggibile’ per il campionato scozzese?”). Dopo aver dovuto commentare l’eliminazione dai preliminari di Champions League per mano del non irresistibile Malmoe, Ally McCoist si ritrova nuovamente a dover affrontare la realtà: ai Rangers bastava vincere 1-0 per passare il turno, non esserci riusciti in casa contro il Maribor è una condanna definitiva per il club e la sua gestione.

Il fattore campo non basta per evitare l’eliminazione delle tre “esse” in bilico dopo i primi novanta minuti: Siviglia, Sochaux e Spartak Mosca. Al Sanchez Pizjuan il Siviglia, dopo lo 0-0 di una settimana fa in Germania, non va oltre l’1-1 contro l’Hannover e viene eliminato da un torneo (allora si chiamava Coppa Uefa) che l’aveva visto vincitore due volte di fila nel 2006 e nel 2007. Disastrosa l’esibizione dello Sochaux all’Auguste Bonal contro il Metalist: sotto di due reti dopo appena undici minuti (gol dell’ex Napoli Jose Ernesto Sosa al 6′ e Cristaldo all’11’), la squadra allenata da Mehmed Bazdarevic subisce altre due reti a cavallo delle due frazioni (Cristaldo al 40′ e Taison al 51′). A Mosca, dopo il 2-2 dell’andata in Polonia, lo Spartak parte all’assalto del Legia e dopo 27′ è sul 2-0; ma prima dell’intervallo si fa raggiungere sul 2-2; l’harakiri russo viene completato al 92′ quando Janusz Gol trova la rete che evita i supplementari e dà il passaggio del turno alla formazione allenata da Maciej Skorza. La lista delle nobili decadute non finisce qui: già fuori anche Panthinaikos, Dinamo Tbilisi, Dinamo Bucarest, Stella Rossa, Sparta Praga e Rosenborg.

Tra le imprese della giornata da segnalare il poker dell’ex milanista Jan Klaas Huntelaar nel 6-1 dello Schalke all’HJK Helskinki e il successo ottenuto dallo Shamrock Rovers a Belgrado in casa del Partizan. I dublinesi di Michael O’Neill sono la prima squadra irlandese a raggiungere la fase a gironi in una competizione europea. Se per l’1-1 del match di andata al Tallaght Stadium lo Shamrock aveva dovuto ringraziare lo splendido pari di Gary McCabe, stavolta tocca a Pat Sullivan rispondere nella ripresa con un missile da 30 metri al gol siglato al 35′ da Volkov; ai supplementari poi è Stephen O’Donnell a trovare al 113′ il gol-qualificazione. ECL EUROPA

Europa League 2011-12 – Le 48 squadre qualificate alla fase a gironi:

Fascia 1
Tottenham Hotspur FC (ENG)
PSV Eindhoven (NED)
Atlético Madrid (ESP)
Sporting (POR)
SC Braga (POR)
FC Schalke 04 (GER)
Dynamo Kiev (UKR)
Paris Saint-Germain (FRA)
Copenhagen (DEN)
AZ Alkmaar (NED)
RSC Anderlecht (BEL)
FC Twente (NED)

Fascia 2
Fulham FC (ENG)
Besiktas JK (TUR)
Hapoel Tel-Aviv FC (TUR)
FC Metalist Kharkiv (UKR)
Standard Liegi (BEL)
FC Rubin Kazan (RUS)
Club Brugge KV (BEL)
AEK Athens FC (GRE)
FC Steaua Bucuresti (ROU)
Udinese (ITA)
Athletic Club (ESP)
Lazio (ITA)

Fascia 3
FC Salzburg (AUT)
Maccabi Haifa FC (ISR)
FC Zürich (SUI)
Odense BK (DEN)
FC Lokomotiv Moskva (RUS)
PAOK FC (GRE)
Birmingham City FC (ENG)
Stoke City FC (ENG)
Stade Rennais FC (FRA)
FK Austria Wien (AUT)
FC Rapid Bucuresti (ROU)
Hannover 96 (GER)

Fascia 4
FC Vorskla Poltava (UKR)
Wisla Kraków (POL)
FC Vaslui (ROU)
FC Sion (SUI)
SK Sturm Graz (AUT)
Maccabi Tel-Aviv FC (ISR)
ŠK Slovan Bratislava (SVK)
Legia Warszawa (POL)
NK Maribor (SVN)
AEK Larnaca FC (CYP)
Malmö FF (SWE)
Shamrock Rovers FC (IRL)

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