Robert Lewandowski (Borussia Dortmund)

Quattro vittorie esterne su otto ma tra queste non ci sono quelle italiane: un pari fortunoso e una sconfitta netta il bilancio delle trasferte di Milan e Napoli.

La seconda giornata della Fase a gironi dell’Uefa Champions League 2013-14 si apre con lo zero a zero tra Zenit e Austria Vienna, coi russi penalizzati dall’espulsione al 44′ di Witsel. Nonostante l’inferiorità numerica la squadra di Spalletti ha provato anche nella ripresa a vincere la partita, ma si è scontrata con la prestazione monstre del capitano Ortlechner che ha guidato magistralmente la retroguardia davanti a Lindner. Con russi e austriaci che conquistano il primo punto nel torneo, la testa del girone G è saldamente nelle mani dell’Atletico Madrid che rovina la festa dei 120 anni del Porto, espugnando lo stadio Dragao con 2-1 in rimonta (decisivo il gol di Arda Turan all’86’, su geniale assist di Gabi). Il successo portoghese conferma l’eccezionale stato di forma dei Colchoneros che volano in campionato e in Europa.
Robert Lewandowski (Borussia Dortmund)
Il micidiale uno-due nel primo quarto d’ora firmato Ozil-Giroud garantisce all’Arsenal il successo contro il Napoli di Benitez. Troppo forti e sicuri di sé i gunners di questi tempi per permettere ai napoletani di rientrare in partita. La squadra di Wenger guida così con sei punti il girone F, con tre lunghezze di vantaggio su Napoli e Borussia Dortmund (3-0 sul Marsiglia: doppio Lewandowski e Reus).

Lo Schalke espugna Basilea grazie a uno stupendo gol al volo dal limite di Draxler al 54′ e guida a punteggio pieno il girone E, col Chelsea che vince 4-0 a Bucarest sullo Steaua e aggancia a quota 3 gli svizzeri coi quali aveva perso a Stamford Bridge all’esordio.

L’espulsione di Scott Brown (per un calcio su Neymar, tentato ma non arrivato a bersaglio – anche se viste la sceneggiata del brasiliano non si direbbe) a mezz’ora dalla fine è il momento che decide la sfida tra Celtic e Bracellona, sino a quel momento la più soporifera delle otto gare della serata. Con un uomo in meno gli scozzesi si chiudono ulteriormente e il Barcellona trova  il gol partita al 75′ con un gran gol di testa in acrobazia di Cesc Fabregas su cross dalla destra di Sanchez. Il successo e la testa della classifica del girone H a punteggio pieno non ingannino: a Glasgow prestazione letargica dei blaugrana, che non può essere giustificata con l’assenza di Messi. Forse neanche un compagno di squadra avrebbe concesso a Balotelli il rigore accordato dall’arbitro svedese Eriksson al 94′, tre minuti dopo il vantaggio dell’Ajax firmato da Denswil. Il centravanti rossonero, indisponibile in campionato per la squalifica di tre giornate, si rivela ancora una volta decisivo per la squadra di Allegri: furbo a procurarsi il penalty con una caduta da attore consumato e bravo a trasformarlo, dopo l’errore dagli undici metri contro il Napoli. L’1-1 consente al Milan di strappare un pari che sembrava sfuggito dopo l’1-0 di Denswil allo scadere. Comprensibili le proteste a fine gara dei giocatori dell’Ajax, salvati però nella ripresa da Cillessen e dalla traversa su una gran conclusione di Balotelli dal vertice sinistro dell’area destinata sotto l’incrocio dei pali. Milan secondo a quota 4, a due punti dal Barcellona. ECL EUROPA

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