Henrik Larsson (Celtic Glasgow)“Certo che vorrei tornare a Glasgow ma da allenatore”. Forse l’attuale manager Tony Mowbray non gradirà ma i tifosi del Celtic certamente sì. Perché a Henrik Larsson sono legate alcune delle pagine più belle della storia recente del Celtic: dai quattro titoli in sei campionati alla sfortunata finale di Coppa Uefa persa a Siviglia ai tempi supplementari – 3-2, doppietta di Larsson – contro il Porto di Jose Mourinho.

Imprese che hanno reso l’attaccante di Helsinborg non solo una leggenda del calcio svedese ma pure di quello scozzese. Tre giorni fa, dopo la sconfitta con la Danimarca che gli ha negato praticamente la partecipazione al quarto mondiale della carriera, ha comunicato l’addio definitivo alla nazionale, che non ha praticamente più nessuna chance di qualificarsi per la Coppa del Mondo 2010.

Stasera contro l’Albania la sua ultima partita in maglia gialla: “A 38 anni non ha senso continuare a giocare in nazionale, è giusto lasciare spazio ai più giovani. Il mio prossimo obiettivo è diventare un allenatore”. Nonostante l’anagrafe dica il contrario, Larsson non sembra assolutamente un giocatore destinato a un rapido ritiro. Tecnica e intelligenza tattiche non gli sono mai mancate ma a sorprendere sono soprattutto l’agilità e i cambi di direzione, ancora presenti. Se al ritiro dalla nazionale dovesse seguire quello dal calcio giocato, se ne andrebbe un giocatore ancora competitivo. Larsson ha sempre saputo programmare per tempo la sua carriera. Ogni trasferimento è stato ponderato e deciso con largo anticipo, sin dai tempi della decisione di abbandonare la Svezia a 22 anni per andare a giocare in Olanda nel Feyenoord. E così pure la scelta di passare al Celtic, poi al Barcellona e ritornare all’Helsinborg, la squadra del suo paese natale, per la quale ha rinunciato a un rinnovo di contratto offerto dal Barcellona nel 2006 e a un prolungamento del prestito di due mesi proposto dal Manchester United nella primavera 2007: “No grazie. Ho dato la mia parola ai dirigenti dell’Helsinborg: tornerò a fine marzo per la ripresa del campionato svedese e così sarà”.

Un esempio di serietà apprezzato ovunque abbia giocato. I tifosi lo vorrebbero in campo ancora a lungo a ma lui a 38 anni dice di voler pensare al futuro più che a prolungare il passato. Il presente immediato si chiama ancora Helsinborg, ma dopo sembra esserci il Celtic: “Ho sempre contatti con i dirigenti ma per ora non c’è nulla di deciso. Spero che qualcosa si muova più avanti e allora sa ne potrà parlare. Di certo non ho intenzione di seguire i corsi di allenatore previsti dalla federazione svedese, perché non mi interessa sapere come si medica una ferita. Preferisco studiare nuovi metodi di allenamento e schemi tattici, e per questo credo sia più utile per me seguire i corsi della federazione scozzese”. LECHAMPIONS EUROPA

Henrik Edward Larsson
Nato il 20 settembre 1971 a Helsingborg (Svezia)
Ruolo
Attaccante
Squadre
1988-91  Högaborgs BK 74 (23)
1991-93  Helsingborg 61 (51)
1993-97  Feyenoord 149 (42)
1997-04  Celtic 317 (227)
2004-06  Barcellona 54 (15)
2007 Manchester Utd 13 (3)
2006-09  Helsingborg 103 (56)
Nazionale
Svezia 106 presenze, 37 gol
Titoli
1 Champions League: 2005-06
2 Coppe d’Olanda: 1993-94 e 1994-95
4 Campionati scozzesi: 1997-98, 2000-01, 2001-02, 2003-04
3 Coppe di Lega scozzesi: 1997-98, 1999-00, 2000-01
2 Coppe di Scozia: 2000-01, 2003-04
2 Campionati spagnoli: 2004-05, 2005-06
1 Supercoppa di Spagna: 2005
1 Coppa di Svezia: 2006
1 Campionato inglese: 2006/2007
1 Scarpa d’oro: 2001 (35 gol)
5 Capocannoniere del Campionato scozzese: 1998-99 (29 gol), 2000-01 (35), 2001-02 (29), 2002-03 (28), 2003-04 (30)
1 Capocannoniere della Coppa UEFA: 2002-03 (11 gol)

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