Logo FIFA Club World Cup 2012

Logo FIFA Club World Cup 2012Arrivano l’occhio di falco e il GoalfRef. Novità regolamentari che avvicinano il calcio a tennis, rugby e football americano: il Mondiale per club 2012 sarà il primo evento sportivo in cui verrà adottata la tecnologia per decidere se la palla ha oltrepassato o meno la linea di porta. Un cambiamento che avrà meno impatto sul gioco del divieto per il portiere di prendere con le mani un retropassaggio, azione molto più frequente di una palla sulla linea. Ma l’effetto dell’introduzione del replay (sette telecamere per l’occhio di falco) e dei sensori elettronici (nel pallone e nella rete per il GoalRef), in uno sport che aveva fatto della semplicità e dell’immutabilità delle regole un punto di forza, rischia di avere maggior peso: una volta aperte le porte alla tecnologia sarà difficile limitarne l’uso. Ci vorrà del tempo ma la strada è segnata: anche nel calcio, così come già avviene per rugby e tennis, anche dal punto di vista regolamentare il gioco praticato davanti a telecamere e occhi di falco non sarà lo stesso delle serie inferiori. La Fifa ha cercato di indorare la pillola, sottolineando che l’arbitro potrebbe decidere di non utilizzare il supporto tecnologico. Si è stabilito che l’adozione dell’occhio di falco calcistico dovrà essere decisa volta per volta dagli arbitri dopo l’esito dei test effettuati un’ora e mezza prima del calcio d’inizio. Occhio di falco e goalref verranno utilizzati rispettivamente a Nagoya (sede della semifinale che vedrà protagonista il Corinthians) e a Yokohama (in tutte le alte partite). La novità regolamentare non oscura il Mondiale per club, al contrario gli assicura un’attenzione superiore a quella degli anni passati.
La Fifa Club World Cup si gioca per la seconda stagione consecutiva in Giappone, mentre per i prossimi due anni la sede stabilita sarà il Marocco. Anche qui la scelta della Fifa di rendere itinerante la manifestazione può far molto per la crescita di un torneo che ha preso il posto dal 2005 della vecchia Coppa Intercontinentale ma fatica a imporsi come Coppa del mondo per club: il peso attribuito alle varie Champions resta ancora superiore. Le sette squadre protagoniste di questa edizione sono Sanfrecce Hiroshima (campione nazionale del Giappone, nazione ospitante), Chelsea (campione d’Europa), Corinthians (Sud America), Monterrey (Centro e Nord America), Al Ahly (Africa), Ulsan (Asia) e Auckland City (Oceania). Favoriti d’obbligo europei e sudamericani, con i campioni d’Africa dell’Al Ahly candidati al ruolo di mina vagante. ECL

Fifa Club World Cup 2012 – Le 7 squadre

Vincitore Campionato Giappone 2012
SANFRECCE HIROSHIMA
Hisato Sato (Sanfrecce Hiroshima)Il Sanfrecce Hiroshima è l’unico club dei sette a non aver vinto una competizione internazionale, partecipa in qualità di rappresentante del paese organizzatore. Il suo nome deriva dalla fusione tra il giapponese ‘San’ (che significa 3) e l’italiano ‘frecce’ che racchiude la leggenda di Mori Motonari, secondo cui “una freccia può esser spezzata con facilità, ma tre unite tra loro mai”. La resistenza dei vincitori della J-League 2012 sarà testata dall’Auckland City nel turno preliminare che dà il via al Mondiale per club 2012. Un test alla portata. Il campionato giapponese è certamente più competitivo di quello neozelandese e questo garantisce al Sanfrecce il favore dei pronostici, ma l’Auckland City è una delle squadre con più esperienza nella Fifa Club World Cup e potrebbe ripetere l’exploit del 2009 quando era arrivata al quinto posto finale. Eventualità alla quale non crede il tecnico dei giapponesi Hajime Moriyasu che ha esibito, forse fin troppo, grande consapevolezza del divario che sulla carta separa le due squadre: “L’Auckland City ha maggiore esperienza in questa competizione ma non c’è confronto tra un campionato come il nostro e una lega di dilettanti come la loro. Sarà nostro dovere dimostrare qual è la differenza che separa la J-League dal loro campionato”
Giocatore chiave: Hisato Sato
Chances di vittoria: 3%

Vincitore OFC Champions League 2011-12
AUCKLAND CITY
Emiliano Tade (Auckland City)Nell’edizione 2009 l’Auckland City campione d’Oceania si prese la grande soddisfazione di superare il turno preliminare e sconfiggere nella finale per il quinto posto i campioni d’Africa del Mazembe, che l’anno dopo avrebbero firmato la più grande sorpresa della storia del Mondiale per club eliminando l’Internacional Porto Alegre. Dominare l’O-League garantisce ai neozelandesi un posto fisso o quasi nel torneo che elegge i campioni del mondo a livello di club: la quarta partecipazione gli assicura un primato mondiale in coabitazione con gli egiziani dell’Al Ahly. Un altro piccolo record verrà stabilito da Daniel Koprivcic che, se scenderà in campo nel preliminare col Sanfrecce Hiroshima, sarà il primo calciatore a partecipare a 5 edizioni della Fifa Club World Cup: le prime due partecipazioni con lo Waitakere United nel 2007 e nel 2008, poi con la maglia dell’Auckland nel 2009 e nel 2011. Il tecnico catalano Ramon Tribulietx punterà sui giocatori che hanno rappresentato l’ossatura della squadra che ha vinto l’O-League quattro volte negli ultimi cinque anni: Vicelich, Pritchett, Feneridis, Exposito, con il bomber di riserva Emiliano Tade nel ruolo di possibile asso nella manica.
Giocatore chiave: Emiliano Tade
Chances di vittoria: 2%

Vincitore CONCACAF Champions League 2011-12
MONTERREY
Humberto Suazo (Monterrey)Altra squadra presente nel 2011, il Monterrey torna al Mondiale per club deciso a migliorare il quinto posto ottenuto un anno fa grazie al successo ai supplementari sull’Esperance. Ma aver perduto all’esordio contro gli allora campioni del Giappone del Kashiwa Reysol ha rappresentato l’ennesima delusione per i rappresentanti della Concacaf Champions League che storicamente fanno poca strada in questa competizione. Anche stavolta i Rayados se la dovranno vedere con un’asiatica, l’Ulsan Hyundai, vincitrice dell’Afc Champions League. Squadra molto rapida in avanti e forte sulle palle inattive, l’Ulsan sembra l’avversaria ideale per mettere in crisi il Monterrey che però ha in Humberto Suazo e Aldo De Nigris i punteros giusti per approfittare delle falle nella difesa coreana. Insomma un confronto equilibrato. La squadra a disposizione di Victor Vucetich è praticamente la stessa di un anno fa. Tutti, giocatori e allenatore, sono consapevoli di non potersi accontentare di un quinto posto e sanno bene che la linea che separa la disfatta dall’impresa è sottile. La prospettiva, in caso di successo sull’Ulsan, di affrontare in semifinale una squadra fragile e in crisi di identità come il Chelsea delle ultime settimane è un’opportunità che potrebbe non capitare mai più ai campioni del Centro America. Il Mazembe nel 2010 ha tracciato la strada: l’impresa è possibile, basta crederci.
Giocatore chiave: Humberto Suazo
Chances di vittoria: 5%

Vincitore CAF Champions League 2012
AL AHLY
Gedo (Al Ahly)Il 2012 dell’Al Ahly ha in sé tutti gli ingredienti per meritare una rappresentazione cinematografica: la tragedia di Port Said in cui persero la vita 72 tifosi biancorossi; la sospensione e poi l’annullamento del campionato egiziano; la decisione del tecnico Manuel Jose e dei tre giocatori simbolo Mohammed Barakat, Mohamed Aboutrika e Emad Motaeb di abbandonare il club; poi il dietrofront di tutti; le nuove dimissioni, stavolta irrevocabili, del totem Manuel Jose e la sostituzione dell’allenatore più vincente d’Africa con un cavallo di ritorno come Hossam El Badry, quasi vent’anni da giocatore con l’Al Ahly e solo una stagione da allenatore (2009-10 culminata con la vittoria del campionato e seguita da risultati deludenti che lo hanno portato alle dimissioni). Non fosse abbastanza per una squadra già impossibilitata a giocare in campionato, in Coppa l’Al Ahly deve disputare tutte le partite casalinghe a porte chiuse. Nella cavalcata vincente in Champions League decisivi nella prima fase i gol dell’eterno Aboutrika, che poi verrà messo fuori rosa per due mesi (per essersi rifiutato di giocare nella Supercoppa egiziana in segno di solidarietà coi tifosi), poi quelli di Gedo contro Sunshine Stars in semifinale e Esperance in finale. Dopo un cammino del genere il solo arrivo a Yokohama appagherebbe chiunque. Ma questi ragazzi, cui la Fifa ha concesso di giocare il torneo col lutto al braccio per ricordare ancora una volta le vittime di Port Said, hanno nelle corde carattere e talento per continuare a stupire: superiori sia al Sanfrecce che all’Auckland, possono creare parecchi problemi anche al Corinthians.
Giocatore chiave: Gedo
Chances di vittoria: 15%

Vincitore AFC Champions League 2012
ULSAN
Lee Keunho (Ulsan)L’Ulsan non aveva mai vinto la Champions asiatica e per questo non era tra le formazioni più accreditate alla vigilia di un torneo che si pensava avrebbe registrato l’esplosione del calcio cinese. Il club coreano ha invece spazzato via tutte le avversarie col piglio di chi ha l’abitudine a vincere: nove successi di fila nelle ultime nove gare, alla media di quasi tre gol a partita. Cammino da grande più che da neofita. La finale con l’Al Ahli è stata ridotta a una formalità grazie alla velocità dell’imprendibile ala Lee Keun Ho (non è difficile pronosticare un suo approdo in Europa), alle intuizioni di Rafinha, alle penetrazioni di Seung-Yong Kim, ai micidiali colpi di testa di capitan Tae-Hwi Kwak. Una bella squadra che se la giocherà alla pari col Monterrey ma dovrà superarsi per creare problemi al Chelsea.
Giocatore chiave: Lee Keunho
Chances di vittoria: 10%

Vincitore UEFA Champions League 2011-12
CHELSEA
Fernando Torres (Chelsea)“Un allenatore davvero fortunato: rischia di ritrovarsi nel suo curriculum due vittorie nel Mondiale per club senza aver nessun merito nell’aver portato la squadra lì”. Questo il bentornato al vetriolo, riservato a Rafa Benitez da Alex Ferguson. L’antipatia del tecnico del Manchester United per il neo manager del Chelsea risale ai tempi dei duelli col Liverpool ma in quelle parole c’è del vero: lo spagnolo potrebbe vincere per la seconda volta in tre anni questo torneo, ancora una volta dopo aver rimpiazzato il tecnico campione d’Europa uscente. Era stato così all’Inter, potrebbe accadere anche stavolta al Chelsea. Ma se nel 2010 era stato Jose Mourinho a lasciare i nerazzurri, Di Matteo è stato esonerato in prossimità del traguardo Mondiale, dopo tre settimane di risultati e prestazioni deludenti. Se l’esonero è apparso ingeneroso, la sostituzione con Benitez (agli occhi dei tifosi) è stata semplicemente assurda: come perdonare un tecnico che da avversario aveva giurato di non voler mai allenare il Chelsea? Ma Benitez sa come vincere, soprattutto è molto bravo nell’individuare i punti deboli degli avversari e in Giappone non troverà squadre perfette. Neppure il Chelsea lo è ma i blues hanno saputo conquistare la Champions europea dopo essere arrivati a un passo dall ‘eliminazione col Napoli negli ottavi, aver giocato peggio del Benfica nei quarti e esser stati dominati dal Barcellona in semifinale e dal Bayern in finale. Se Benitez può essere un miracolato, il Chelsea e Di Matteo lo sono stati certamente. Eppure restano i favoriti.
Giocatore chiave: Fernando Torres
Chances di vittoria: 35%

Vincitore CONMEBOL Coppa Libertadores 2012
CORINTHIANS
Emerson Sheik (Corinthians)Prima squadra dal 1978 capace di conquistare la Libertadores senza sconfitte, il Corinthians ha perso un giocatore chiave del successo continentale come Leandro Castan (passato alla Roma). Il centrale difensivo è stato una delle pedine più importanti della squadra di Tite, che nell’intero torneo aveva concesso appena quattro reti. Difesa e contropiede: su questa tattica i  bianconeri corinziani hanno costruito il primo trionfo nella Libertadores della loro storia e su quel canovaccio cercheranno di ripetersi a Yokohama. Castan è stato rimpiazzato con l’esperto Anderson Polga, non proprio un cambio alla pari: un solido centrale di difesa, che ha già dato il meglio di sé, al posto di un potenziale fuoriclasse. I paulisti dovranno fare attenzione in semifinale ai campioni d’Africa dell’Al Ahly, possibile terzo incomodo. Disinnescati gli egiziani Paulinho e compagni hanno i mezzi per superare il Chelsea in finale. Ma devono arrivarci.
Giocatore chiave: Emerson Sheik
Chances di vittoria: 30%

 

Gianni Serra
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