Una semifinale di Champions inaspettata quanto avvincente. Se cinque mesi fa qualcuno avesse detto che l’Atletico Madrid del “Cholo” sarebbe arrivato ad aprile in testa alla Liga e in semifinale di Champions League, sarebbe stato liquidato con un accomodante gesto della mano. E invece l’Atletico è lì, tra le grandi d’Europa. A pieno titolo. I Colchoneros, guidano la Liga davanti a Real Madrid e Barcellona, nella stagione che li ha visti costretti a vendere il proprio bomber Radamel Falcao, mentre gli avversari prendevano rispettivamente Gareth Bale e Neymar. Ma l’Atletico ha confermato la peculiare tradizione che vede i biancorossi lanciare centravanti, cederli e trovarne immediatamente altri capaci di meglio del predecessore: Diego Costa si è rivelato un campione, che ha cancellato il ricordo del portoghese, passato al Monaco e già dimenticato. Si spiegano così il miracolo rojiblanco e la capacità di competere ad alto livello con squadre dal budget faraonico. Tanta l’abilità del tecnico Diego Simeone, e della società, nel trovare dei giocatori capaci di trasformare la sua sagacia tattica e il suo carisma in un calcio di rara bellezza: il ritorno di Diego Ribas nel mercato di gennaio è stato un colpo di genio. Sebbene utilizzato part-time il gol del brasiliano al Camp Nou può essere l’immagine simbolo di una stagione fantastica quanto inattesa. Il Sime-One ricorda quei mister d’antan (il mago Herrera per citarne uno), capaci di cambiare la partita con un semplice gesto del capo.
Il Sime non è solo un gran motivatore, ma un tecnico capace di trovare giocatori adatti a riprendere le sue idee e trasformarle in un calcio ruvido, deciso e letale. Filipe Luis è uno dei suoi alfieri. Il 28enne brasiliano vivrà la sfida col Chelsea in modo particolare. Infatti per il difensore-terzino dell’Atletico questo match è un modo per confrontarsi direttamente col suo compagno di nazionale e dirimpettaio David Luiz, jolly difensivo dei blues. Una grande partita potrebbe mandare un messaggio forte al ct Scolari: per l’Indio questa sfida rappresenta una vetrina fondamentale per scalare posizioni nella forte difesa verde-oro. Come se la semifinale europea tra Colchoneros e Blues non bastasse a dare motivazioni.
Ma chi è Filipe Luis? Semplicemente il brasiliano con più presenze nella storia colchonera. I tifosi lo amano per la sua proverbiale forza e la sua voglia di non mollare mai. Luis Karsmirski è un duro, jolly di difesa capace di giocare ovunque. Un giocatore che per tempra ricorda un po’ il suo mister. Le sue speranze di superare nelle gerarchie di Scolari un altro polivalente come David Luiz sono poche: ma l’uomo di Jaraguà non è uno che si tira indietro nelle sfide difficili. Capace di affrontare gente come Bale, Ronaldo e Messi e uscirne a testa alta, Filipe Luis affila i tacchetti per quella che sarà una partita non adatta ai deboli di cuore. E soprattutto, una partita con finestra vista Mondiali.
Quindi non solo Cholo contro Special al Vincente Calderon, ma anche Luis contro Luiz, il classico lavoratore contro il predestinato del pallone. Una sfida in un contesto straordinario, pieno di spunti e di vicende che hanno infiammato l’atmosfera della Madrid biancorossa (non ultima il caso Courtois), e che renderanno il Calderon una bolgia infernale.
Cosa potrà fare lo Special One per fermare l’Atletico? Quali contromosse utilizzerà il portoghese per entrare sotto la pelle dei suoi avversari? I cambi contro il Psg hanno spaccato la partita. Bravura, fortuna (per sua stessa ammissione), ma The Incredible One (nuovo soprannome che la stampa britannica ha coniato, al posto dello Special che sembrava troppo restrittivo) è sempre sul colpo. Ma stavolta sarà dura: l’Atletico non è squadra che regala spazi al contropiede (tema tattico preferito del portoghese e dei suoi gioielli Hazard e Oscar) e ha in avanti gente in grado di inventare gol dal nulla: Diego Costa, David Villa e, se impiegato, Diego Ribas. Tutta da godere questa sfida stupenda, piena di duelli e confronti suggestivi: Atletico vs Chelsea, Sime vs Mourinho, Luis vs Luiz. Difficile chiedere di più. LECHAMPIONS EUROPA
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