Il tecnico romano questa sera affronterà il Chelsea, squadra che ha allenato per quattro stagioni: “Qui non ho lasciato il segno, mi auguro di farlo di nuovo”. 
Pochi dubbi sulla voglia di fare un brutto scherzetto ai suoi ex tifosi e soprattutto al suo ex presidente Roman Abrahmovic. ‘Tinkerman’ – così i tabloid chiamavano Ranieri per i continui cambi di formazione – è stato il primo allenatore di Abramovich, un rapporto durato solo per un anno: “Mi avrebbe scaricato anche se avessi vinto la Champions League” ha sempre detto l’attuale allenatore della Juventus che nei primi tre anni, sotto la presidenza di Ken Bates, non aveva potuto beneficiare degli acquisti faraonici che avrebbero poi fatto la fortuna di Mourinho. Oggi i blues hanno lo stesso presidente, tanti fuoriclasse che fanno paura, ma da pochi giorni hanno cambiato tecnico passando da Felipe Scolari a Guus Hiddink. L’ex ct del Brasile aveva lo spogliatoio contro, il commissario tecnico della Russia (per lui doppio incarico fino al 30 giugno e tanti soldi) pare abbia già messo le cose a posto, almeno questo ha detto l’esorido in Premier: 1-0 con Anelka in casa dell’ottimo Aston Villa. Buon risultato che ha colpito anche Claudio Ranieri: “Si vede già la sua impronta sul gioco, sarebbe stato meglio affrontare gli ottavi contro il Chelsea allenato dal mio amico Felipe”. Augurio che non suona proprio come un complimento per Scolari. Ma tant’è.
Sul ritorno a Stamford Bridge, il tecnico bianconero ha parole dolci: “L’impressione è buona, quattro anni non si dimenticano, è stata un’emozione già al momento del sorteggio. La storia? Io qua ne ho scritta poca. Ma sono stati 4 anni bellissimi, il terzo anno arrivammo in Champions senza spendere una sterlina. Poi con l’arrivo di Abramovich sembrava fantacalcio in sede di campagna acquisti. Spero in una buona accoglienza dei tifosi del Chelsea e li ringrazio per l’apprezzamento che negli anni mi hanno dimostrato. Da quando sono partito, qui sono cambiati 4 allenatori. Il calcio è cambiato ovunque e ora anche qui si fa come in Italia. Tutti vogliono vincere subito, ma alla fine vince uno solo. I soldi sono importanti, ma di per sé non fanno vincere. Fortunatamente”. Sensazioni diverse per il capitano dei bianconeri, Alessandro Del Piero. Per lui una partita come un’altra: “Non proprio. Sono felice di giocare in uno stadio per me nuovo, sarà un ulteriore stimolo. Le formazioni inglesi sono molto forti. Credo che saranno protagoniste in Champions anche nei prossimi anni” E sul peso della vecchia guardia, il numero dieci bianconero è chiaro: “Non voglio dividere la squadra, ma sento che il mix tra giovani e veterani sia la chiave dei successi. Poi un pizzico di esperienza può sempre essere d’aiuto ai compagni”. Guus Hiddink ai suoi ragazzi chiede grande rispetto per la Juventus: “Quella bianconera è una grande squadra. Avrei preferito avere a disposizione due o tre settimane per studiarla prima di cominciare, ma non c’è stato tempo. Non dobbiamo comunque cercare alibi, bisogna agire al momento, quando è necessario”. Il tempo è scaduto per tutti. ECL

Londra, Stamford Bridge, ore 20.45 – Le probabili formazioni
Chelsea
: 1 Cech; 17 Bosingwa, 33 Alex, 23 Terry, 3 A. Cole; 13 Ballack, 12 Mikel, 8 Lampard; 21 Kalou, 39 Anelka; Drogba. A disp. 30 Taylor, 35 Belletti, 6 Carvalho, 15 Malouda, 20 Deco, 10 J. Cole, 9 Di Santo. All. Hiddink
Juventus: 1 Buffon; 21 Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 28 Molinaro; 8 Camoranesi, 22 Sissoko, 30 Tiago, 11 Nedved; 10 Del Piero, 8 Amauri. A disp. 13 Manninger, 4 Mellberg, 18 Poulsen, 19 Marchisio, 32 Marchionni, 17 Trezeguet, 9 Iaquinta. All. Ranieri
Arbitro: Benquerenca (Por)

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