Un’ottima Juventus pareggia 2-2 a Torino col Real Madrid e mantiene vive le speranze di qualificazione agli ottavi di finale dell’Uefa Champions League 2013-14. La classifica del gruppo B non lo direbbe: i bianconeri sono ultimi con soli 3 punti dietro alla coppia Copenaghen-Galatasaray (4) e lontanissimi dalle merengues di Ancelotti ormai già qualificate con 10. Ma la quinta giornata della fase a gironi ha in programma match che potrebbero stravolgere le posizioni attuali. Buffon e compagni ospitano i danesi mentre i turchi saranno di scena al Bernabeu: facile (anche se non scontato) prevedere due successi casalinghi che lancerebbero la Juve al secondo posto che significa andare a giocarsi la sesta e ultima giornata a Istanbul con due risultati su tre a disposizione. Pronostici e supposizioni che ovviamente hanno bisogno di conferme ma che danno una buona dose di fiducia ai campioni di’Italia. Allo Juventus Stadium è andato in scena un grande duello giocato benissimo dai padroni di casa che sicuramente avrebbero meritato qualcosina in più (come tra l’altro nelle prime due gare se ci fossero stati un po’ di fortuna e cattiveria in più) e ai quali coi punti la vittoria non sarebbe sfuggita. Tre punti che sono andati persi per il blackout nella prima parte della ripresa dove sono arrivate le reti di Cristiano Ronaldo (ieri fischiatissimo per la simulazione esibita durante la gara di 15 giorni fa in Spagna che ha prodotto il rosso a Chiellini) e Gareth Bale. Quindici minuti in cui la Juve ha tirato i remi in barca e sbandato in difesa (clamoroso l’errore di Caceres in occasione del gol del fuoriclasse portoghese, arrivato a 8 centri nel torneo, capocannoniere) mettendo a rischio oltreché la vittoria anche il pareggio (il primo in Europa tra le due). Ma non si è trattato di un calo fisico, come Conte ha dichiarato nel post partita, ma proprio di un atteggiamento ben diverso da quello espresso in tutti i primi 45′ dove praticamente i Galacticos sono stati costretti nella propria metà campo e la Juve ha avuto solo la colpa di cercare poco le conclusioni a rete (in quelle poche Casillas ha tremato ma risposto alla grande). Nella prima frazione il vantaggio è comunque arrivato: fallo in area su Pogba di varane e Vidal al 42′ dal dischetto infila l’1-0 con una esecuzione chirurgica. Tutto bello e tutto alla grande anche in virtù delle buone notizie che arrivavano dalla Danimarca (1-0 del Copenaghen sul Gala di Mancini grazie al gol di Braaten al 6′). Dopo aver subito il micidiale uno-due che avrebbe tagliato le gambe a moltissime squadre, i bianconeri (Pogba e Marchisio mostruosi a centrocampo e capaci di rendere quasi nulla la mediana madrilena) riprendono a macinare gioco e giungono al meritatissimo pari grazie a un’incornata di Fernando Llorente (due gol in due gare ai blancos anche se dice “Felicissimo per il gol ma sono ancora al 60%, posso dare molto di più”) che al 67′ fa nuovamente esplodere di gioia lo stadio. Una gioia che poteva essere ancora più grande con i tre punti ma che dà comunque coraggio alla squadra di Antonio Conte che ora sa di essere padrona del suo destino in Europa.
“Abbiamo disputato una grandissima partita – ha detto il tecnico della Juventus a fine match -. Assegno un voto molto alto alla Juve. Stasera ha dimostrato che, al di là del gap tecnico e economico con le grandi d’Europa la mia squadra può dire la sua in Champions. Usciamo da questo match fortificati, pronti a giocarci le nostre chance nelle ultima due partite. Abbiamo giocato la sesta partita in 18 giorni, un calo di intensità era inevitabile. Nonostante questo mi è piaciuta la voglia di ribaltare la partita, e penso che Casillas sia stato il migliore in campo. La classifica langue? Io dico che per ora abbiamo raccolto molto meno di quello che abbiamo seminato. Oggi poteva essere una vittoria. Mi soddisfa la voglia che i ragazzi hanno messo in campo, la sfrontatezza con cui hanno affrontato il Real”.
I complimenti per i bianconeri arrivano anche dall’allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti: “Deve vincere col Copenhagen e se giocherà come stasera non avrà problemi. E poi a Istanbul, anche se è un campo difficile, potrà far valere il proprio maggior tasso tecnico. Ha bisogno di un nostro favore contro i turchi? Quando giochiamo al Bernabeu noi abbiamo sempre due obblighi: vincere e giocare bene”. Oltre al pubblico di casa lo spera anche la Juve che però prima di tutto deve pensare a battere il Copenaghen (gara in programma il prossimo 27 novembre) e ottenere finalmente il primo successo in questa complicata fase a gironi. ECL EUROPA
UEFA Champions League 2013-14 – Quarta giornata fase a gironi / Torino, Juventus Stadium
JUVENTUS-REAL MADRID 2-2 (1-0)
Juventus: Buffon, Caceres, Barzagli, Bonucci, Asamoah, Vidal, Pirlo, Pogba, Tevez (82′ Quagliarella), Llorente (88′ Giovinco), Marchisio. All. Conte.
Real Madrid: Casillas, Ramos, Varane, Pepe, Marcelo, Khedira, Xabi Alonso (70′ Illaramendi), Modric, Bale (75′ Di Maria), Benzema (81′ Rodriguez), Ronaldo. All. Ancelotti.
Arbitro: Webb (Ing)
Reti: 42′ Vidal (rig.), Ronaldo 52′, Bale 60′, Llorente 67′.
Ammoniti: Modric, Varane, Pirlo e Bonucci.
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