E’ durata solo undici mesi l’avventura dell’ex commissario tecnico dell’Olanda sulla panchina dei lancieri. Il tecnico del Wolfsburg si accorda con il club di Gelsenkirchen.

Marco Van BastenDoveva aprire un ciclo vincente invece dopo nemmeno una stagione Marco Van Basten ha rassegnato le dimissioni da tecnico dell’Ajax. “La ragione principale – si legge nella nota ufficiale emessa dal club olandese – della decisione presa da Van Basten è che lui non ha raggiunto i suoi obiettivi e non si sente in grado di migliorare la prossima stagione”.
Dopo aver perso il campionato, l’ormai ex squadra del “cigno di Utrecht” ha fallito pure la qualificazione alla prossima Champions League. I lancieri possono aspirare al massimo al terzo posto dopo il ko per 4-0 nell’ultimo turno di Eredivisie sul campo dello Sparta Rotterdam che ha seguito il 2-6 contro il Psv che precede di 4 punti la squadra di Amsterdam. Con l’AZ Alkmaar che si è già laureato campione, per l’ultima giornata del campionato olandese sulla panchina dell’Ajax siederà l’ex genoano Johnny Van’t Schip, assistente di Van Basten anche in Nazionale. Il 44enne ex bomber del Milan nei giorni scorsi aveva ammesso il fallimento: «Quando dovevamo vincere siamo stati surclassati. Siamo stati timidi, timorosi. Non capisco perché. Di certo mi sento parzialmente responsabile». Le attenuanti sono le partenze in Spagna di Heitinga (Atletico Madrid) e Huntelaar (Real Madrid) e non compensate dagli arrivi di Sulejmani, Cvitanich e Wielaert. Tra gli errori imputati a Van Basten ci sono l’allontanamento del portiere Maarten Stekelenburg, titolare in nazionale orange, a favore dell’acerbo Kenneth Vermeer; la scarsa capacità di formare uno spogliatoio unito e soprattutto l’aver preteso dopo la firma del contratto che venisse allontanato dalla direzione dell’area tecnica Johan Cruyff, che ne aveva caldeggiato l’acquisto. La scelta di Van Basten è sembrata da subito un oltraggio, un atto di superbia e, soprattutto, di ingratitudine. I tifosi inizialmente hanno storto il naso, poi hanno iniziato a rumoreggiare sino alle recenti contestazioni.
Per l’ex centravanti del Milan è già tempo di trovare una nuova panchina: se veramente i rossoneri lasceranno andare Carlo Ancelotti al Chelsea, Van Basten potrebbe superare Rijkaard nella corsa alla panchina milanista nella prossima stagione.
Il giro di panchine delle grandi società (oltre al club di Berlusconi, anche Juventus e Roma cambieranno guida tecnica) non riguarda solo l’Italia. In Germania Felix Magath ha annunciato che lascerà a fine stagione il Wolfsburg, il club “della Volkswagen” che sta guidando alla conquista del suo primo titolo tedesco (a quattro giornate dalla fine è primo con tre punti di vantaggio sul Bayern Monaco). Il 55enne ex allenatore di Stoccarda e Bayern aveva il contratto in scadenza a giugno. Ha già trovato un accordo quadriennale con lo Schalke 04: «Col Wolfsburg abbiamo ottenuto in anticipo gli obiettivi che avevamo fissato insieme nell’estate del 2007, lascio una squadra giovane, in continua evoluzione e con importanti prospettive».
Si sprecano i ringraziamenti in casa Wolfsburg, a parlare è Hans Dieter Potsch, presidente del club dove giocano gli italiani Barzagli e Zaccardo: «A Magath va il nostro grande grazie per quello che ha fatto. In breve tempo ha realizzato i nostri progetti sportivi». Perché non proseguire insieme? Perché quello delle panchine è un valzer annuale. Ed è appena cominciato. ECL