Robin Van Persie (Manchester United)

Robin Van Persie (Manchester United)Resta il Teatro dei Sogni. L’Old Trafford assiste alla prima vera impresa dello United targato Moyes, che grazie alla tripletta di Robin Van Persie elimina l’Olympiakos e si qualifica ai quarti di Champions. I red devils arrivati alla sfida dopo lo 0-3 col Liverpool, erano sfavoriti nei confronti dei neo campioni di Grecia (titolo conquistato nell’ultimo weekend). Per tentare di restare in corsa nell’ultima competizione rimasta Moyes si affida all’esperienza di Ferdinand in difesa e a quella di Giggs in mezzo al campo. Esperienza che si rivelerà fondamentale ma, sebbene oscurati dalla tripletta di Van Persie, i protagonisti più sorprendenti della serata sono De Gea, Jones, Valencia e Welbeck che hanno mostrato determinazione e solidità troppo spesso assenti in questa stagione. Decisivo anche il rigore di Van Persie al 25′, che aiuta lo United a rompere il ghiaccio e avviare la rimonta. Al 40′ la doppia parata decisiva di De Gea sul colpo di testa ravvicinato di Fuster e poi sulla ribattuta di Dominguez è forse il vero crocevia della gara. Interventi decisivi: il doppio prodigio dell’ex portiere dell’Atletico Madrid salva l’impresa dello United. Cinque minuti dopo aver sfiorato l’1-1 che avrebbe significato eliminazione, i red devils trovano il 2-0 ancora con Van Persie su assist del sempre ottimo Rooney. Al 52′ l’olandese su punizione firma il 3-0 sorprendendo Roberto sul suo lato. Lo United completa la rimonta in meno di un’ora e passa l’ultima mezz’ora a cercare di tenere a freno le paure e le fragilità che hanno contrassegnato l’ultimo periodo.

Scontata la qualificazione del Borussia Dortmund ma lo Zenit esce dal torneo con l’onore delle armi. Il 4-2 ottenuto dai vicecampioni d’Europa nella gara di andata in Russia e la decisione dello Zenit di affidare (ma solo dopo la partita) a Andre Villas Boas la panchina che sino a qualche giorno fa era di Luciano Spalletti hanno tolto interesse e attesa per una sfida che ha offerto uno spettacolo inatteso. Merito dello Zenit, capace di esibire un orgoglio insospettabile e di regalare perle come il gran gol di Hulk (fenomenale fucilata dalla distanza del brasiliano). La squadra di Klopp avanza ma il calo di rendimento dei gialloneri sorprende e preoccupa. LECHAMPIONS EUROPA

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