Barcellona, campione del mondo 2011

Il Barcellona conferma quel che si sapeva: nessuno al mondo è più forte di Messi e compagni. Naturale siano loro a conquistare il Mondiale per club 2011. Per la squadra di Pep Guardiola il successo sul Santos rappresenta un’ulteriore consacrazione: i blaugrana hanno dato una lezione ai brasiliani utilizzando quelle che, tradizionalmente, erano le armi preferite dai campioni verdeoro: tecnica, palleggio, dribbling, fantasia.

Sulla carta era una delle finali più affascinanti degli ultimi anni. Erano stati scomodati anche i precedenti, tutte amichevoli (tra cui una del 1974 con Pelè a fine carriera e Cruyff al top), come se il duello Messi-Neymar da solo non bastasse a giustificare l’enorme interesse.

C’era tutto per attendersi una di quelle finali che hanno scritto la storia della Coppa Intercontinentale. Da un lato il Barcellona, la squadra più forte del mondo, dall’altra il Santos, che con la giovane stella Neymar e giocatori della qualità di Ganso e Borges poteva regalare se non una vittoria a sorpresa, almeno una partita esaltante. Per capirsi: una riedizione della sfida di Tokyo’85 tra la Juventus di Michel Platini e l’Argentinos Juniors che rivelava al mondo la stella (una supernova in verità) di Claudio Borghi. E invece, tra due squadre che giocano un calcio moderno ma molto diverso, è venuto fuori il solito monologo che il Barcellona riserva alle grandi occasioni, a ribadire una superiorità così netta da farne probabilmente già oggi una delle 3-4 squadre più forti della storia di questo sport.

Dopo mezzora la gara era già finita. Al 17′ al limite dell’area Xavi di tacco al volo mette giù una palla, che poi fa filtrare rasoterra per la Pulce che, al limite dell’area piccola, sfrutta un mancato rinvio di Durval per scavalcare Rafael in uscita con un lob perfetto. Buon per il Barca e per l’argentino che il tentativo di salvataggio in rovesciata sulla linea di Bruno Rodrigo non vada a buon fine. Al 24′ il raddoppio: Dani Alves sfonda sulla destra, serve all’altezza del dischetto per Xavi che arriva in corsa, stop a seguire e palla in rete di controbalzo. Potrebbe già partire la premiazione. Al 29′ è sempre Xavi-Messi: assist del cervello del centrocampo blaugrana per il numero dieci, stop a seguire di petto e interno destro al volo, respinto dal palo. E’ un massacro ed è inutile continuare ad assistere senza far nulla, questo almeno pensa Ramalho, che al 30′ toglie Danilo e mette dentro Elano, sbilanciando ulteriormente la squadra. Ma punteggio e andamento della partita non lasciano spazio ad alternative, a meno che non si decida di abbandonare il campo anticipatamente. Allo scadere del primo tempo arriva il 3-0, confezionato da Dani Alves e Messi e realizzato da Cesc Fabregas.

Al 54′ il Santos mostra, per la prima volta nella gara, la sua arma migliore con un veriginoso contropiede ma Borges spreca, sparando su Valdes l’assist di Ganso. Un minuto dopo Iniesta sfiora il poker al termine di una triangolazione coi soliti Xavi e Messi. Si va da una parte all’altra e nel ribaltamento di fronte è Neymar a trovarsi a tu per tu con Valdes e tentare, senza fortuna, il tunnel sul portiere catalano. All’82’ Dani Alves, finito a sinistra, serve Messi dentro l’area: dribbling su Rafael e 4-0. Inutile: il top è il Barca, tanto vale accettarlo.  Nel dopogara i premi individuali: Messi (Pallone d’oro del torneo), Xavi (argento), Neymar (bronzo). Nella finale per il terzo posto, che aveva preceduto la sfida per il titolo, l’Al Sadd aveva superato 5-3 ai rigori il Kashiwa. LECHAMPIONS

Mondiale per club 2011 – Finale / Yokohama, Nissan Stadium

SANTOS-BARCELLONA 0-4 (0-3)

Santos: Rafael, Edu Dracena, Durval, Léo, Bruno Rodrigo, Danilo (Elano 30′), Henrique, Arouca, Ganso (Ibson 83′), Borges (Allan Kardec 79′), Neymar. Allenatore: Muricy Ramalho
Barcellona: Victor Valdés, Dani Alves, Puyol (Fontas 84′), Pique (Mascherano 55′), Abidal, Busquets, Fabregas, Xavi, Iniesta, Messi, Thiago Alcantara (Pedro 77′). Allenatore: Josep Guardiola

Arbitro: Ravshan Irmatov (Uzbekistan)
Reti: Messi 17′, 82′, Xavi 24′, Fabregas 45′
Ammoniti: Pique, Mascherano; Ganso, Edu Dracena

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